Ken leucocito conduce una vita solitaria, quasi ascetica.
Mi è capitato di vederlo al microscopio, a lezione di Istologia: stava in un capillare, in mezzo a non so quanti globuli rossi che se ne andavano in circolo, tutti ammucchiati.
Se ne stava per i cavoli suoi, solo soletto, ma il suo nucleo spiccava come un pallino viola in quel marasma di eritrociti tutti uguali, vuoti e trasparenti, al limite rosati.
E in fin dei conti è tanto buono, Ken. E' un tipo tranquillo, e non dà mai fastidio a nessuno. Soltanto che in giro c'è un sacco di gentaglia: li chiamano batteri, batteriofagi, virus. I nemici dell'umanità, insomma. Gente che come arriva inizia a picchiare i globuli rossi, a rompere le cellule e a mandare a puttane tutto il metabolismo.
E Ken queste cose non le può vedere. Quando si trova in mezzo a una situazione del genere si trasforma come i personaggi di certi fumetti o - guarda un po' che coincidenza - dei cartoni giapponesi. Di punto in bianco diventa enorme, tutto muscoloso e coi capelli biondi e dritti in testa.
"Voi non siete degni di vivere!" dice a denti stretti e con gli occhi pieni di rabbia. E poi inizia a sparare immunoglobuline da tutte le parti, gridando Ta ta ta ta ta ta ta tà! come un invasato.
Alla fine i cattivi hanno sempre la peggio, e spariscono letteralmente da ogni tessuto, cellula o goccia di sangue. Mi ha salvato da una brutta fine un sacco di volte, Ken leucocito. E quando l'ho visto lì, al microscopio, tutto solo e senza amici mi ha fatto anche un po' pena.
Visto dal vivo non è proprio uguale a quello dei fumetti. Sembra più un animaletto, e mi è venuta voglia di accarezzarlo sulla testa e dargli qualcosa da mangiare, come se fosse un gatto. E invece non possiamo neanche avvicinarci, perché tra di noi c'è una distanza fatta di incolmabili ordini di grandezza.
Chissà se sa almeno che esisto, Ken. Chissà se prova qualcosa per me, mentre mi difende dai nemici dell'umanità.
Dal canto mio, io credo proprio di volergli bene.
Simone
20/04/09
15/04/09
Libri, studio, scrittura... e ringraziamenti.
Solito punto della situazione periodico, con qualche novità interessante (che del resto probabilmente già conoscerete).
Libri: o meglio Il libro: finalmente è uscito Io scrivo, che è disponibile già da alcuni giorni all'interno del negozio online della Delos Books.
In libreria ancora non si trova (o comunque non l'ho trovato io, almeno qui a Roma). Un commesso poco incline al dialogo mi ha detto che lo aspettano in un periodo variabile tra la settimana scorsa e fine mese (sperando che si tratti almeno del mese di Aprile), per cui magari tornerò a rompergli le scatole tra qualche giorno e poi vi farò sapere.
Speriamo solo che, alla fine, non mi costringano a comprarlo ^^.
Scrittura: prima di tutto, trovate un mio ritorno alle origini su Cabaret Bisanzio, il blog collettivo con cui sto collaborando da qualche settimana.
Si tratta di un post ricicl... volevo dire: riveduto e corretto della serie sugli errori degli aspiranti scrittori. Per ora ho in programma altri 2 articoli - per così dire - di seconda mano, ma poi ce ne dovrebbero essere anche un paio nuovi nuovi... sempre se non mi scanneranno dopo il secondo, che è quello sulle "d" eufoniche.
Per il resto la scrittura prosegue sempre e solo online e con brevi articoli come quelli che leggete qui, mentre dal punto di vista della stesura di nuovi romanzi continuo a rimanere bloccato.
A dirla tutta, sono certo che scriverò ancora un sacco di altre storie (vabbe', intanto pensiamo a scriverne almeno una ^^). In ogni caso le cose che scrivo ora mi piacciono, e forse non sarebbe poi così male nemmeno una carriera da - ehm - scrittore filosofo della domenica. In fondo è un tipo di scrittura anche quello, non credete?
Studio: come già detto, questo semestre di Medicina (il secondo del primo anno) è pesante, ma ormai siamo già in dirittura di arrivo. A metà/fine Maggio si chiudono i corsi, per cui non dovrò più seguire e sarà il momento di dare gli esami.
Il problema è che non so ancora nulla di Istologia, il libro di Embriologia è l'unico testo al mondo che riesce a essere noioso parlando di sesso, e in Biochimica 1 sono una capra (mi pare di aver già confessato la mia totale inettitudine nei confronti della Chimica). Resta Genetica che forse se la studiassi andrebbe decentemente, e insomma ora come ora non vedo questo esito brillante degli esami che dovrò fare a Giugno e Luglio.
A Gennaio mi sono praticamente chiuso dentro casa a studiare... e mi sa che a breve mi toccherà ri-rinchiudermi di nuovo.
Ringraziamenti: il mio libro non è praticamente ancora quasi nemmeno uscito, che già un sacco di amici e frequentatori del blog o anche colleghi autori della Delos e di altre case editrici ne hanno parlato... e per di più anche bene!
Da quanto ho capito, un libro del genere si riesce a vendere (o per lo meno a far girare un po') quasi esclusivamente grazie al passaparola. Insomma, grazie davvero a tutti per questo grandissimo aiuto... e quando un domani sarò (quasi) famoso e vi diranno: ah, non capisco come facciano ad avere successo certi libri del cavolo! voi potrete rispondere con orgoglio che, in effetti, è quasi tutta colpa vostra.
E anzi: questa volta, il quasi lo toglierei.
Simone
Libri: o meglio Il libro: finalmente è uscito Io scrivo, che è disponibile già da alcuni giorni all'interno del negozio online della Delos Books.
In libreria ancora non si trova (o comunque non l'ho trovato io, almeno qui a Roma). Un commesso poco incline al dialogo mi ha detto che lo aspettano in un periodo variabile tra la settimana scorsa e fine mese (sperando che si tratti almeno del mese di Aprile), per cui magari tornerò a rompergli le scatole tra qualche giorno e poi vi farò sapere.
Speriamo solo che, alla fine, non mi costringano a comprarlo ^^.
Scrittura: prima di tutto, trovate un mio ritorno alle origini su Cabaret Bisanzio, il blog collettivo con cui sto collaborando da qualche settimana.
Si tratta di un post ricicl... volevo dire: riveduto e corretto della serie sugli errori degli aspiranti scrittori. Per ora ho in programma altri 2 articoli - per così dire - di seconda mano, ma poi ce ne dovrebbero essere anche un paio nuovi nuovi... sempre se non mi scanneranno dopo il secondo, che è quello sulle "d" eufoniche.
Per il resto la scrittura prosegue sempre e solo online e con brevi articoli come quelli che leggete qui, mentre dal punto di vista della stesura di nuovi romanzi continuo a rimanere bloccato.
A dirla tutta, sono certo che scriverò ancora un sacco di altre storie (vabbe', intanto pensiamo a scriverne almeno una ^^). In ogni caso le cose che scrivo ora mi piacciono, e forse non sarebbe poi così male nemmeno una carriera da - ehm - scrittore filosofo della domenica. In fondo è un tipo di scrittura anche quello, non credete?
Studio: come già detto, questo semestre di Medicina (il secondo del primo anno) è pesante, ma ormai siamo già in dirittura di arrivo. A metà/fine Maggio si chiudono i corsi, per cui non dovrò più seguire e sarà il momento di dare gli esami.
Il problema è che non so ancora nulla di Istologia, il libro di Embriologia è l'unico testo al mondo che riesce a essere noioso parlando di sesso, e in Biochimica 1 sono una capra (mi pare di aver già confessato la mia totale inettitudine nei confronti della Chimica). Resta Genetica che forse se la studiassi andrebbe decentemente, e insomma ora come ora non vedo questo esito brillante degli esami che dovrò fare a Giugno e Luglio.
A Gennaio mi sono praticamente chiuso dentro casa a studiare... e mi sa che a breve mi toccherà ri-rinchiudermi di nuovo.
Ringraziamenti: il mio libro non è praticamente ancora quasi nemmeno uscito, che già un sacco di amici e frequentatori del blog o anche colleghi autori della Delos e di altre case editrici ne hanno parlato... e per di più anche bene!
Da quanto ho capito, un libro del genere si riesce a vendere (o per lo meno a far girare un po') quasi esclusivamente grazie al passaparola. Insomma, grazie davvero a tutti per questo grandissimo aiuto... e quando un domani sarò (quasi) famoso e vi diranno: ah, non capisco come facciano ad avere successo certi libri del cavolo! voi potrete rispondere con orgoglio che, in effetti, è quasi tutta colpa vostra.
E anzi: questa volta, il quasi lo toglierei.
Simone
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