E inizia anche il secondo anno di università (per chi arriva adesso, sto prendendo una seconda laurea in Medicina).
Grazie alle solite meraviglie burocratiche, in questo primo semestre ci troviamo a seguire due corsi di Anatomia accorpati, per un totale di 8 ore di lezione + laboratori ed eventuali incontri aggiuntivi vari. Se nella vostra vita avete mai studiato Anatomia, avrete idea della mole insensata di roba da studiare con cui ci stanno caricando tutta in una volta. Se ignorate quello di cui sto parlando, invece, sono sinceramente contento per voi.
Se poi aggiungiamo che sto seguendo anche altri corsi che non mi fanno propriamente impazzire (mi tengo sul vago, nel caso dovesse passare a leggere qualche professore ^^) che le aulee sono lontanissime da dove parcheggio e che in certi giorni non riesco a pranzare prima delle 3, vi fate un'idea di quanto sia felice e contento di alzarmi tutte le mattine per andare a seguire... e poi in caso anche a scrivere, aggiornare il blog e magari magari pure in ufficio, nel caso che avanzi un po' di tempo.
Ma intanto ci sono, vado avanti, e spero che espletata la disumana tortura della frequenza obbligatoria gli esami si riveleranno fattibili (anche se temo che Anatomia sia impossibile) e piano piano mi ritroverò a incominciare anche il terzo anno.
E a quel punto potrò anche riprendere a lamentarmi. ^^
Simone
30/09/09
22/09/09
Il minuto di silenzio.
Sono in macchina, quando la stazione radio che ascolto sempre dichiara di partecipare al minuto di silenzio per la cosa che saprete tutti, e interrompe le trasmissioni.
Resto per qualche secondo a sentire il nulla, e poi provo a cambiare stazione: non voglio assolutamente interrompere il silenzio, ma sono curioso di sapere se anche l'altra radio che ascolto di solito sta facendo lo stesso. E scopro che è muta anche quella.
Provo una sensazione strana: è come se la radio si fosse improvvisamente spenta, e le trasmissioni annullate. Quasi che un evento improvviso avesse cancellato di colpo la civiltà, e io stessi lì ad ascoltare il niente che ne rimane.
Il silenzio mi ricorda che la musica e le parole non esistono da sole. La vita, le idee e il casino di tutti i giorni sono un nostro costrutto. Senza l'intervento del pensiero, senza di noi, non esisterebbe nulla.
I secondi sembrano allungarsi ben oltre il minuto prestabilito. M'immagino la musica che scompare per sempre, e le televisioni che si spengono. Spariscono le auto e i semafori, le pubblicità e i negozi. E alla fine anche le persone.
Il mondo è solo un sasso, disperso nello spazio vuoto.
E tutt'intorno non c'è niente.
Simone
Resto per qualche secondo a sentire il nulla, e poi provo a cambiare stazione: non voglio assolutamente interrompere il silenzio, ma sono curioso di sapere se anche l'altra radio che ascolto di solito sta facendo lo stesso. E scopro che è muta anche quella.
Provo una sensazione strana: è come se la radio si fosse improvvisamente spenta, e le trasmissioni annullate. Quasi che un evento improvviso avesse cancellato di colpo la civiltà, e io stessi lì ad ascoltare il niente che ne rimane.
Il silenzio mi ricorda che la musica e le parole non esistono da sole. La vita, le idee e il casino di tutti i giorni sono un nostro costrutto. Senza l'intervento del pensiero, senza di noi, non esisterebbe nulla.
I secondi sembrano allungarsi ben oltre il minuto prestabilito. M'immagino la musica che scompare per sempre, e le televisioni che si spengono. Spariscono le auto e i semafori, le pubblicità e i negozi. E alla fine anche le persone.
Il mondo è solo un sasso, disperso nello spazio vuoto.
E tutt'intorno non c'è niente.
Simone
07/09/09
Il primo libro del secondo blog, e l'aggiornamento di settembre.
E rieccomi qui, pronto e pimpante nonché già scazzatizzimo per il rientro a Roma... ma per quello c'è poco da fare.
Riapro ufficialmente il blog, riassumendo in maniera rapida che cosa ho combinato quest'estate... ovviamente dal punto di vista universitario e letterario.
Seconda laurea in medicina: i corsi del secondo anno iniziano tra un paio di settimane. Gli esami del primo anno li ho finiti a Luglio, per cui non devo (o almeno non dovrei) preoccuparmi di università e studio, almeno per un altro pochino. Insomma, ne riparliamo.
Scrittura: ho finito il libro del blog. Cioè il libro di questo blog, il primo libro del secondo blog. Il mondo quasi nuovo, insomma.
Ho riunito i vari post scritti in un anno, ho buttato via quelli stupidi (non tutti, se no che libro facevo? ^^), inutili (vedi parentesi precedente) o che non mi piacevano, ho sistemato il tutto dandogli una specie di ordine molto vago (ho riunito i post in vari gruppi), e poi ho riletto e rieditato tutto quanto.
Adesso non resta che ri-stampare e ri-dare una letta definitiva a tutto, magari buttando via qualcos'altro, ma sinceramente mi pare che il lavoro sia più o meno concluso e forse potrei anche lasciarlo così.
I vari gruppi di post, che formano una sorta di capitoli, si intitolano... uhm, già me li sono scordati... insomma più o meno: lo studio quasi nuovo, la filosofia quasi nuova, il sesso quasi nuovo, la società quasi nuova, vita da single e il mondo quasi nuovo. Credo che gli argomenti trattati siano ovvi... a parte forse il sesso, che non so davvero io che cosa dovrei avere da dire. ^^
Ho già in mente la copertina, che spero di trovare il tempo di realizzare già in questi giorni: la foto di un mappamondo con un cerotto appiccicato sopra e un'etichetta che dice "quasi nuovo".
Cosa mi aspetto, da un libro del genere (si chiederà qualcuno, o per lo meno me lo chiedo io)? Sinceramente è un enorme incognita. Secondo me eventuali lettori, editori, critici e rompipalle vari potranno anche distruggermi dicendo che è un testo pieno di stronzate (cosa che non escluderei a priori) e ho anche un po' paura dei giudizi che potrei ricevere su certe opinioni che ho dato (che comunque sono state tutte già pubblicate e commentate nel blog, per cui voi non vi stupirete).
Però sono contento di averlo scritto, ecco, e anzi a livello istintivo - al di fuori di un giudizio sulla qualità effettiva del testo - mi sembra quasi la prima cosa scritta da me che abbia realmente senso di esistere. Finalmente mi sono guardato attorno e ho detto le cose che mi venivano in mente, senza filtri strani, personaggi inventati o figure retoriche assurde che poi capivo solo io.
Adesso penso che proporrò il testo a diversi editori, nessuno mi risponderà e alla fine lo metterò online come da programma... per cui per leggerlo pazientate un po'. O al limite ri-sfogliatevi il blog ^^.
Blog: per essere coerente dovrei chiudere anche questo blog, cambiare argomento o comunque fare qualcosa. Intanto lo tengo così perché non so ancora bene come muovermi. L'idea di andare avanti un altro po' a questo modo non mi dispiace, anche se c'è sempre quell'idea del blog-romanzo però non come gli altri blog romanzi che trovate online, ma un po' diverso (sempre se ne sarò capace, ovviamente). Solo che appunto non lo so, vedremo.
Ok, per il momento direi che basta. Da domani (o dopodomani va') si ricomincia davvero ad aggiornare con le solite boiate... sempre che come dicevo non ci ripensi prima e non mi venga in mente altro.
Che poi in realtà qualcosa in mente mi sa che già ce l'ho davvero.
Quasi.
Simone
Riapro ufficialmente il blog, riassumendo in maniera rapida che cosa ho combinato quest'estate... ovviamente dal punto di vista universitario e letterario.
Seconda laurea in medicina: i corsi del secondo anno iniziano tra un paio di settimane. Gli esami del primo anno li ho finiti a Luglio, per cui non devo (o almeno non dovrei) preoccuparmi di università e studio, almeno per un altro pochino. Insomma, ne riparliamo.
Scrittura: ho finito il libro del blog. Cioè il libro di questo blog, il primo libro del secondo blog. Il mondo quasi nuovo, insomma.
Ho riunito i vari post scritti in un anno, ho buttato via quelli stupidi (non tutti, se no che libro facevo? ^^), inutili (vedi parentesi precedente) o che non mi piacevano, ho sistemato il tutto dandogli una specie di ordine molto vago (ho riunito i post in vari gruppi), e poi ho riletto e rieditato tutto quanto.
Adesso non resta che ri-stampare e ri-dare una letta definitiva a tutto, magari buttando via qualcos'altro, ma sinceramente mi pare che il lavoro sia più o meno concluso e forse potrei anche lasciarlo così.
I vari gruppi di post, che formano una sorta di capitoli, si intitolano... uhm, già me li sono scordati... insomma più o meno: lo studio quasi nuovo, la filosofia quasi nuova, il sesso quasi nuovo, la società quasi nuova, vita da single e il mondo quasi nuovo. Credo che gli argomenti trattati siano ovvi... a parte forse il sesso, che non so davvero io che cosa dovrei avere da dire. ^^
Ho già in mente la copertina, che spero di trovare il tempo di realizzare già in questi giorni: la foto di un mappamondo con un cerotto appiccicato sopra e un'etichetta che dice "quasi nuovo".
Cosa mi aspetto, da un libro del genere (si chiederà qualcuno, o per lo meno me lo chiedo io)? Sinceramente è un enorme incognita. Secondo me eventuali lettori, editori, critici e rompipalle vari potranno anche distruggermi dicendo che è un testo pieno di stronzate (cosa che non escluderei a priori) e ho anche un po' paura dei giudizi che potrei ricevere su certe opinioni che ho dato (che comunque sono state tutte già pubblicate e commentate nel blog, per cui voi non vi stupirete).
Però sono contento di averlo scritto, ecco, e anzi a livello istintivo - al di fuori di un giudizio sulla qualità effettiva del testo - mi sembra quasi la prima cosa scritta da me che abbia realmente senso di esistere. Finalmente mi sono guardato attorno e ho detto le cose che mi venivano in mente, senza filtri strani, personaggi inventati o figure retoriche assurde che poi capivo solo io.
Adesso penso che proporrò il testo a diversi editori, nessuno mi risponderà e alla fine lo metterò online come da programma... per cui per leggerlo pazientate un po'. O al limite ri-sfogliatevi il blog ^^.
Blog: per essere coerente dovrei chiudere anche questo blog, cambiare argomento o comunque fare qualcosa. Intanto lo tengo così perché non so ancora bene come muovermi. L'idea di andare avanti un altro po' a questo modo non mi dispiace, anche se c'è sempre quell'idea del blog-romanzo però non come gli altri blog romanzi che trovate online, ma un po' diverso (sempre se ne sarò capace, ovviamente). Solo che appunto non lo so, vedremo.
Ok, per il momento direi che basta. Da domani (o dopodomani va') si ricomincia davvero ad aggiornare con le solite boiate... sempre che come dicevo non ci ripensi prima e non mi venga in mente altro.
Che poi in realtà qualcosa in mente mi sa che già ce l'ho davvero.
Quasi.
Simone
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