Sono in macchina, quando la stazione radio che ascolto sempre dichiara di partecipare al minuto di silenzio per la cosa che saprete tutti, e interrompe le trasmissioni.
Resto per qualche secondo a sentire il nulla, e poi provo a cambiare stazione: non voglio assolutamente interrompere il silenzio, ma sono curioso di sapere se anche l'altra radio che ascolto di solito sta facendo lo stesso. E scopro che è muta anche quella.
Provo una sensazione strana: è come se la radio si fosse improvvisamente spenta, e le trasmissioni annullate. Quasi che un evento improvviso avesse cancellato di colpo la civiltà, e io stessi lì ad ascoltare il niente che ne rimane.
Il silenzio mi ricorda che la musica e le parole non esistono da sole. La vita, le idee e il casino di tutti i giorni sono un nostro costrutto. Senza l'intervento del pensiero, senza di noi, non esisterebbe nulla.
I secondi sembrano allungarsi ben oltre il minuto prestabilito. M'immagino la musica che scompare per sempre, e le televisioni che si spengono. Spariscono le auto e i semafori, le pubblicità e i negozi. E alla fine anche le persone.
Il mondo è solo un sasso, disperso nello spazio vuoto.
E tutt'intorno non c'è niente.
Simone
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