
Dal lato dello studio, in questi 12 mesi ho dato tutti gli esami del secondo anno di medicina. Tutto sommato è stato pesante e impegnativo: un po' per lo stress (alzarsi prestissimo e stare 6 ore in attesa di un'interrogazione è devastante adesso come lo era 15 anni fa). Un po' per il carico di studio che era - per come la vedo io - eccessivo rispetto al tempo che ci è stato dato per imparare tutte quelle cose.
Questo 2010 me lo ricorderò come l'anno in cui ho passato l'estate sui libri mentre gli amici andavano al mare. Come l'anno che ho declinato chissà quante cene e serate per ripetere un po' più di Biochimica e Anatomia. L'anno in cui fine settimana voleva dire principalmente studio tutto il giorno fino a notte inoltrata piuttosto che dormire, uscire e divertirsi.
Ma alla fine mi è anche piaciuto. Mi è piaciuto entrare in reparto pensando che i miei esami di base li avevo dati, e tutto sommato aveva senso che mi trovassi lì. E anche tornare presto da una cena con gli amici per studiare un po' prima di andare a letto è più gratificante di fare le ore piccole in qualche locale. C'è quella sensazione di combinare qualcosa di utile che - effettivamente - in altre attività un po' manca.
Però per l'anno prossimo spero di studiare di meno, poco ma sicuro! ^^
L'aspetto scrittura è quello che quest'anno si è incrinato di più. Non che questo sia necessariamente un male: ho smesso di scrivere storie che - evidentemente, visti i risultati - non interessavano a nessuno, mentre ho iniziato a scrivere per spiegare quello che faccio, per dare consigli, e per comunicare.
Leggere messaggi di persone che mi scrivono per dirmi come la mia esperienza di studente anziano li abbia incoraggiati in determinate scelte o in un determinato momento è sicuramente gratificante, e mi fa capire che tutto sommato il tempo sui libri e sul blog non è stato tutto sprecato. Nell'ottica poi di una vita e di un lavoro futuro indirizzato verso un qualcosa di analogo credo di stare sulla strada giusta... anche se cambiare rotta non è stato facile e alle volte mi sento ancora un po' sperduto e un po' isolato.
Con la Croce Rossa invece sono in un momento di transizione, e credo che il mio rapporto con il volontariato sia destinato a cambiare: quest'anno ho continuato a seguire l'aspetto dei corsi di rianimazione, ma ho fatto decisamente pochi turni in ambulanza. Un po' perché è un'attività che mi interessa meno, e un po' perché è effettivamente un impegno che insieme a tante cose inizia a pesarmi. Dico sempre che vorrei provare a fare dei turni in pronto soccorso così da avere un contatto di tipo diverso con i pazienti, ma poi non lo faccio mai... magari nel 2011 sarà la volta buona.
Resta da dire qualcosa sulla musica, che tra l'altro fino all'anno scorso nemmeno c'era. Mi piace suonare la batteria. Mi piace suonare col mio gruppetto di amici, e mi piacerebbe suonare meglio e magari qualche brano anche scritto da me. Ma qui davvero di anni ancora ce ne vogliono... e vedremo che succede nel 2011.
Ok, credo di aver scritto troppo. Sicuramente tante cose potevano andare meglio, ma tutto sommato posso catalogare questo 2010 come anno faticoso ma produttivo non tanto come risultati ottenuti, ma come possibilità future che ho visto aprirsi. Mi sembra quasi di essere ringiovanito, come se di colpo avessi chissà quante strade libere davanti a me, e chissà quante possibilità.
Ora non resta che fare qualche progetto per l'anno che deve venire... ma di quelli magari ne parliamo tra qualche giorno.
Simone