24/04/12

Seconda laurea in Medicina: la fatica di studiare.

La ruota del dolore: in alternativa, potete studiare Biochimica.
La medicina di laboratorio non mi piace per niente.

Non proprio la medicina di laboratorio in generale, ma così come la stiamo facendo noi. Dalla fine del terzo anno e per tutto questo quarto anno di università abbiamo fatto esami di patologia integrata: gastroenterologia, urologia, cardiologia... e insomma quelle cose lì.

E ogni integrata ha la sua parte di medicina di laboratorio che - ovviamente - già dovevi studiarti perché all'esame potevano chiederti cose come l'emocromo, anemie, metabolismo del ferro, markers tumorali, epatiti... e poi ecco che - alla fine del quarto anno - arriva l'esame vero e proprio e devo ristudiarmi le stesse cose che già sapevo, solo con un dettaglio maggiore.

Alla fine poi ci sarà la solita rottura delle crocette con le domandine pignole su nozioni che - tutto sommato - nella clinica vera e propria tante volte nemmeno si trovano più. E insomma: certe cose saranno pure di un'importanza a dir poco estrema (visto che non puoi diventare medico senza studiarle almeno due volte) ma in questo quadrimestre più che andare avanti sembra di girare in tondo come nella ruota di Conan il barbaro... senza però nemmeno ritrovarsi alla fine con un fisico lontanamente paragonabile.

E mi viene in mente la storia di un ragazzino di 12-13 anni di cui ho sentito parlare: fa le scuole medie, ed è un genio del disegno (o così mi dicono). Disegna così bene che gli insegnanti non sanno quasi correggerlo o dargli indicazioni, e quando consegna un compito prende regolarmente 10.

Il guaio è che a scuola ci stanno anche altri ragazzi che magari 10 a disegno non lo prenderebbero mai, tipo come ero io alle medie che quando andava di lusso prendevo 6 meno meno e a casa si incavolavano perché pensavano che avessi copiato. E per questi qui il ragazzino/genio è solo un secchione da evitare e prendere per il culo.

Insomma, capite? Questo poveraccio da un lato deve sgobbare per niente (visto che i compiti li fa meglio degli insegnanti) e dall'altro si ritrova in una situazione in cui la sua dote diventa uno svantaggio, e quasi era meglio che fosse un mezzo idiota anche lui, così almeno a scuola non perdeva tempo e aveva pure un sacco di amici in più.

Ecco. Ora non siamo tutti geni e i corsi non sono sempre ripetizioni di altri esami. Però un po' alle volte lo studio lo vedo non tanto come il mezzo per raggiungere quello che vorremmo essere, ma come l'ostacolo che dobbiamo in qualche modo superare.

Ma forse scrivo queste cose solo perché - in 2 settimane di corso - mi hanno già caricato di libri, slide e altre cose che nemmeno ho ancora bene identificato, e non c'ho mica tutta questa gran voglia di studiare per niente. Ma sì: alla fine l'università mi piace sempre, e sono solo un po' sfinito da questa serie di corsi ed esami e poi di nuovo corsi e tra poco ancora esami, tutti ravvicinati.

L'ha detto pure Albert Schweitzer che quello in cui studiava medicina lo ricorda come un periodo di grande stanchezza...e certo di Albert non sarò nemmeno l'ombra, ma alla fine mi sa che quest'anno me lo ricorderò come una bella ammazzata pure io.

Per fortuna che, ormai, è quasi finito.

Simone

11 commenti:

Eilan82 ha detto...

Coraggio, tieni duro ancora un po', anche perché come hai detto tu quest'anno è quasi finito!! ;)

Agroterapista ha detto...

Anch'io ho sempre visto lo studio come un'ostacolo pur avendo fatto un secondo percorso universitario. Per certi aspetti è ciò che ti allontana di più dalla tua aspirazione. L'unica cosa che mi ha fatto andare avanti è stato guardare ai diversi traguardi (esami)provando piacerce nel rigare obiettivo dopo obiettivo la mia " to do list". Il metodo di studio l'ho continuamente variato seguendo più o meno le stesse indicazioni del tuo post precedente.

Arianna ha detto...

In tv oggi hanno fatto vedere un settantenne che ha appena preso la sua 12 laurea..tra cui anche medicina! Quindi forza e coraggio che il traguardo inizia pian piano a farsi più vicino :) e poi,vista la tua storia,sei il primo a poter dire di non mollare ma inseguire le proprie passioni.
Grazie perché condividi le tue esperienze con noi. Un esempio da seguire :)

Tua lettrice,
Arianna

Simone ha detto...

Eilan: eh sì... ma mancano ancora gli esami! :(

Arianna: io mi accontenterei di 2 lauree prima dei 40! :)

Simone

StellaPazza ha detto...

te l'hanno mai detto: "hai voluto la bici?" con conseguente pedalata... :D

Simone ha detto...

Si me lo dicono spesso... ma poi dopo che gli ho risposto in genere non mi parlano più! :)

Simone

StellaPazza ha detto...

mamma mia che rosicone! :P

Anonimo ha detto...

Ciao Simone e complimenti.
Sono uno studente di ingegneria aerospaziale e mi mancano 14 esami per terminare la triennale.Attualmente non lavoro avendo qualche discreta possibilita' economica ma il mio problema e' che ho quasi 38 anni.Ho vissuto e studiato negli Stati Uniti,Canada,Belgio,etc e sono ovviamente bilingue.Ultimamente pero' mi sta' mancando,causa problema di salute,la capacita' di concentrarmi sullo studio e pertanto la laurea mi sta' diventando un lontano miraggio.
L'unica cosa che mi rincuora e' la possibilita' di poter lavorare all'estero dove c'e' gente che si rimette in discussione anche oltre i 40 anni mettendosi di nuovo sui libri! Cosa ne pensi? Vado avanti?

Grazie,
James

Simone ha detto...

James: non conoscendoti, è difficile dare un consiglio. 14 esami credo equivalgano a 1 anno e mezzo della laurea triennale, forse due. Allora mi chiedo: da quanto tempo studi ingegneria, e in quanto pensi di finire?

Se sei solo un po' indietro e ti appassiona direi che non hai problemi. Se invece sono tanti anni che non dai esami, forse dovresti chiederti se questa laurea è davvero importante per te e se ti interessa realmente.

Più che altro dovresti fare un progetto: con la triennale in ingegneria aerospaziale pensi di lavorare all'estero? Bene: se è questa l'idea non vedo dove sia il problema nell'andare avanti.

Se invece decidi che la laurea non è poi così importante va bene lo stesso. Solo che tra le due cose devi decidere tu... io come faccio a saperlo? :)

In bocca al lupo!

Simone

Sandro Sandro ha detto...

Ciao Simone, vorrei farti una domanda. Quando hai deciso di iscriverti a medicina eri sicuro al 100% che quello sarebbe stato il tuo futuro oppure si trattava di un interesse che si è consolidato con gli anni di studio?

Simone ha detto...

Sandro: a dire il vero l'interesse c'era prima, mentre lo studio al limite la voglia te la fa passare! :)

Poi al 100% non si è mai sicuri di nulla... io ho iniziato con l'idea di vedere dove sarei arrivato, ma non ero sicuro nemmeno di passare il test.

Ciao!

Simone