L'ultimo disco dei Guns 'n Roses. Tipo. |
Esco dall'università che devo ancora mangiare, e mi fermo a prendere un panino. La giornata è bellissima, e mi godo quella serenità che mi porto fuori quando lascio l'ospedale dopo un turno che mi è piaciuto.
Mi dico che avrei potuto fare più tardi mentre tutto sommato ho tempo, per cui allungo un po' e mi fermo davanti al super mega media-store che sta dalle parti di casa mia. Il problema è che ogni volta che ci vado mi fanno la multa: o mi fregano i vigili che ho parcheggiato davanti ai cassonetti, oppure gli ausiliari se ho preso un posto blu. Ma che cavolo ci posso fare?! I parcometri sono a un miglio l'uno dall'altro, e faccio prima a comprare quello che voglio comprare che a fare avanti e indietro, che fa pure un caldo boia.
Vabbe'. Entro nella superlibreria, ma i libri è qualche tempo che manco li guardo. Mi viene in mente il blog di uno che ho trovato giorni fa: questo non ha evidentemente nulla da fare, ma invece di iscriversi a medicina o trovarsi un lavoro passa le giornate a leggere brutti libri e a spiegare online che i suddetti libri sono - per l'appunto - brutti. Ma io pure facevo così?! Brrr... speriamo di no!
Passo davanti agli scaffali dei blue ray, e pure lì non me ne può fregare di meno: credo di avere in tutto tre o quattro film in DVD, e solo perché me li hanno regalati. Il cinema mi piace con gli amici, così, per passare un paio d'ore. Ma non mi ha mai appassionato. I film sono un po' una rottura di palle, ecco, per dirvi proprio come la penso. Potrei aprirmi un blog e scrivere tutto il tempo di quanto i brutti film che vedo al cinema mi fanno cagare... ma insomma, tutto sommato: e chissene frega?!
Giro di qua e di là, e becco il settore videogiochi. Il mio Supermario è fermo da tanto di quel tempo che ha messo su una trippa che manco entra più dentro ai tubi. L'Xbox sto per regalarlo dopo mesi che non lo accendo, e sul PC ho installato Diablo 3 ma lì sta e lì rimane. Cioè: mi conviene uccidere Diablo, oppure passare Urologia? Che palle.
Alla superturbolibreria c'è pure il settore di libri fotografici. A studio ho una piccola collezione dei miei fotografi preferiti, ma la mia reflex sta lì a prendere polvere e se una volta era un modello che ad andarci in giro ci facevi quasi bella figura, ora è uno scatafascio vecchio 10 anni e c'ho paura che se la vado a riprendere manco si accende e la gente fa foto migliori col telefono e poi mi piglia pure per il culo.
Certo era bello fare il fotografo. Io adoro vedere le immagini ultradefinite di qualche reportage sul mio tablet quando sto spaparanzato sul divano, prima di andare a dormire la sera tardi. Ma di mettermi lì a farle di mio e ritoccarle con Photoshop e poi stamparle e fare il portfolio e prepararmi per le mostre (che a suo tempo ho fatto)... eh sì, lallero! E chi c'ha tempo?!
Ma ecco che ci siamo: il settore musica!
Erano settimane che lo aspettavo, e giorni che non trovavo il tempo di andarmelo a prendere. Però ce l'hanno: il CD di uno dei miei musicisti preferiti. Che poi è sempre il solito hard rock. La solita roba che è sempre quella da quando sono ragazzino... ma tant'è: tutto sommato, forse mi piace proprio per quello.
Scopro che dentro alla confezione ci sta pure il DVD. E sticazzi?! Io il DVD non lo voglio, perché me li devono sempre appioppare per forza questi dischi aggiuntivi inutili del cavolo? Ma vabbe', hanno solo questo e chi si accontenta gode: avete vinto voi, maledetti venditori di DVD superflui!
Pago alla cassa, esco, e sulla macchina non trovo nemmeno la multa. Oggi è proprio il mio giorno fortunato, sarebbe il caso di comprare pure un gratta e vinci e giocarmi la schedina!
Metto in moto. CD nello stereo, e la musica parte nel modo migliore possibile: quattro colpi di bacchette, e poi giù con basso e chitarra.
Parto anche io, e alzo il volume. Faccio attraversare un tizio col cane e alzo il volume. Mi fermo al semaforo e alzo un altro po' il volume.
Scatta il verde, e sono nel traffico con la musica a palla. Mi sento come quindici anni fa, quando tornavo a casa dopo le lezioni di ingegneria. Per tanti, troppi versi, non è cambiato niente.
Solo di tante passioni me n'è rimasta una sola. Una e mezza forse. Le altre sono state tutte spazzate via dal tempo, dallo studio, dall'età, dalla noia o dal semplice rendersi conto che non me ne fregava poi così tanto davvero.
Ma la musica no. La musica non è invasiva, non è noiosa e non ti fa perdere tempo. La musica può essere la colonna sonora assordante di un momento di rabbia, può riportarti a casa a fine giornata, e può farsi leggera leggera per tenerti compagnia mentre studi o lavori.
Parte il solito assolo scontatissimo e telefonato, ma io per la milionesima volta credo nella mia vita alzo ancora più a cannone e mi gaso troppo, mentre i vicini di macchina al semaforo iniziano a guardarmi strano.
Non potrò mai davvero fare a meno della musica, e di momenti come questo.
La musica ha vinto.
Simone