Figli di medici non entrati in specializzazione. |
Lettera di Giacomo:
Ciao Simone,
sono uno tuo collega anziano e ci siamo già scritti. Sono passato pure sul tuo blog che ogni tanto visito.
Sto seguendo il terzo anno, in particolare i tirocini di semeiotica. Ho letto il commento - uno dei tanti - che diceva che siamo un po’ troppo ottimisti e che il lavoro a 45 anni non ce lo darà nessuno.
Io ne ho 35 e sono al terzo, ma certo si può anche perdere tempo e un paio di esami indietro ce l’ho. Quindi la paura ogni tanto c’è, il pessimismo pure e mi capita di chiedermi se nel riprendere gi studi ho fatto una cazzata o meno.
A te qualche prof ti ha detto mai "non troverai lavoro, sei spacciato"? Ora sei al quinto, quindi qualche chiacchierata te la sarai fatta o no? Che t’hanno detto?
Giacomo.
La mia risposta:
Oddio che ansia che mi hai messo! :)
Proprio oggi con gli altri interni parlavo della specializzazione e l'aria era un po' funerea già per loro (molto) più piccoli e con medie (molto) più alte.
I prof non mi dicono nulla, ma secondo me entrare in specializzazione nella nostra facoltà è difficilissimo per tutti non solo a seconda dell'età, ma semplicemente perché è proprio un sistema del cavolo.
Io penso anche però che la specializzazione ambita e la professione da luminare siano un miraggio (per noi 30 e passa enni) ma una specializzazione meno richiesta e un lavoro dignitoso siano fattibili.
Credo poi che se uno impara davvero a fare qualcosa e si laurea con delle vere capacità, probabilmente le cose cambiano. Già a fare guardie o visite a domicilio qualcosa si guadagna, poi una specializzazione poco richiesta magari ti dà altre possibilità lavorative e piano piano un lavoro ce l'hai e te lo costruisci.
Simone
Ok questo era lo scambio di lettere.
Scusate se sembrerà un po' confuso, ma aggiungo che in effetti ci sono dei ragazzi che già con medie altissime (parliamo di un 30-40% del corso che ha una media sopra al 29) hanno difficoltà anche solo a trovare un reparto da frequentare, perché i reparti più "prestigiosi" per così dire sono pienissimi e non fanno entrare che pochi studenti.
Se è dura con la media del VENTINOVE E SETTE pensate poi che queste persone con valutazioni stratosferiche andranno anche a saturare le altre specializzazioni: se non entri a Pediatria o Ginecologia perché non ci sono posti, provi anche altri concorsi e per forza di cose finirà che i 220 e lode prenderanno tutti i posti anche in ambiti che non gli interessavano, rimarrendo magari frustrati e delusi. Mentre quelli come me (non dico "noi" perché non so che media ha Giacomo) non entrano da nessuna parte scontentando a questo modo buona parte dei neolaureati dottori che o faranno una specializzazione che non gli interessa, o che semplicemente non ne faranno nessuna.
Inoltre finita la specializzazione è tutta da vedere se trovi davvero qualcosa di serio da fare. Voglio dire, siamo obiettivi: i posti di lavoro sono comunque limitati, e se hai la media del 30 non vuol dire che sai davvero fare qualcosa come si deve (e io anzi sono piuttosto critico su un sistema che premia SOLO i voti, e di questo riparlerei in futuro) e rischi che finiti gli studi non ci saranno tutte queste persone a cercarti per darti delle responsabilità e - soprattutto - dei soldi.
Molta gente insomma si laurea e si specializza perfettamente in regola, ma poi si ritrova nella stessa situazione di quelli che non entrano nelle varie scuole e non sanno più cosa fare, solo qualche anno più tardi e con un sacco di tempo perso in più alle spalle.
Insomma c'è molto da dire e molto su cui discutere, e in 2 anni credo che ci torneremo spesso. Per ora, direi che posso fermarmi qui.
Simone