L'ultima volta che ero stato in ambulanza... era questa. |
E allora, visto che sono mezzo scemo, ho avuto la bella pensata di prendermi un turno in ambulanza e via: a sirene spiegate verso il popolo degli afflitti bisognosi e doloranti. Non per spirito umanitario. Non per anelito assistenziale. Non per imparare e nemmeno per fare pratica ma - semplicemente - perché se no mi annoiavo.
La non-noia (che qualcuno chiamerebbe divertimento) è una buona motivazione per fare volontariato? Io direi di sì. Direi anzi che è una motivazione salubre e condivisibile (non per niente: era la mia!) mentre se mi leggete da un po' avrete già intuito l'idea che quelli che si credono di salvare il mondo mi stanno leggermente un po' sulle scatole... e ancor leggermente un pochino di più se sono ingegneri o dottori o - peggio che peggio che mai - tutte e due le cose assieme.
Dopo questo interminabile preambolo, la prima cosa vagamente interessante è che era molto tempo che non facevo un turno di 118 con l'ambulanza. Saranno almeno quattro o cinque mesi, ma forse addirittura anche di più. Mi sa che era tipo un anno, se faccio i conti bene.
Ed ero un pochino abbastanza curioso di vedere un po' se tutta la frequenza in reparto di questi ultimi mesi si sarebbe vista, oppure no. Voglio dire: aver fatto un bel po' di esperienza come aspirante dottore, avrebbe cambiato il mio modo di comportarmi anche in divisa?
In fondo il ruolo del volontario è molto semplice: segui i consigli dell'infermiere di turno (parlare di "ordini" suona proprio brutto). Conforti i pazienti, porti la barella, litighi con chi c'ha voglia di litigare, utilizzi spinale, collari e altri presidi... io nemmeno sono autista, per cui di quella parte nemmeno mi occupo.
Che poi ora arrivano i volontari e ci restano pure male, per cui fammi elaborare meglio: il ruolo del Volontario del Soccorso (che neanche esiste più, come figura, ma lasciamo perdere) è impegnativo e richiede molte capacità. Ma non richiede di fare 5 anni di medicina, grazie al Cielo... a parte nel mio caso che invece evidentemente li ha richiesti, ma ok io sono una roba a parte.
E insomma, ero curioso di questo mio nuovo ruolo di semi-medico nei panni di un volontario. Soltanto che mannaggia alla miseria, ma io c'ho questa cosa che vorrei dire le cose ma poi mi pare di vantarmi e mi dà molto fastidio fare quello vanitoso, e sono 200 righe che ci giro attorno dicendo boiate... e allora non le dico, e basta.
Fine del post.
Simone
P.S.
Comunque sia, al di fuori del post, devo dire che sono molto contento di come è andata.
Mi è sembrato di avere sempre le idee chiare su quello che succedeva e sui pazienti. Ho fatto (credo) le giuste domande, conoscevo qualcosina sulle patologie... soprattutto, e questo è pesato tanto, l'esperienza che inizio a maturare mi ha dato molta più sicurezza di quella che avevo prima. Che poi magari prima ero uno particolarmente insicuro, e ci può stare che adesso sia semplicemente andato in pari... ma intanto, per dire:
C'è il paziente con un'emorragia, e chiedi se ha preso qualche anticoagulante. Coumadin? Aspirina? È in terapia per l'INR? Fibrillazione atriale?
C'è il paziente che ha febbre e dolore al collo, ma fai una manovra di Lasegue (o Làsegue, Lasègue o Laseguè. Dove si mette l'accento al concorso lo chiedono sempre e sì: quesa battuta l'avevo già fatta, ma in quel caso la manovra me la stavano insegnando!) e visto che è negativa forse non ci siamo presi tutti la meningite... almeno, a detta della semeiotica.
C'era una roba tutta sanguinolenta e schifosa. E tu la guardi per capire com'è e come non è e che alla fine, niente, non è che ti faccia più tutto questo effetto: è solo la centomilionesima cosa sanguinolenta e schifosa che vedi.
C'è quello che devi portare in ospedale dove pensi che gli faranno un ECG, delle analisi e magari una lastra del torace, e davanti ai parenti dici: dovrebbe venire in ospedale, dove probabilmente gli faranno un ECG, delle analisi e una lastra del torace.
E c'è l'infermiere che ti chiede se vuoi mettere un'agocannula... e tu tranquillo prendi e la metti senza fare casini e senza nemmeno troppo terrore.
Cacchio, regà: ve lo giuro, a me non piace dire cose che poi sembra che mi vanto e magari domani vado in reparto e mi cacciano e scopro che leggevano il blog e faccio pure doppia figura del piffero.
Però la differenza l'ho sentita davvero, sta cambiando veramente tutto. Speriamo di continuare su questa strada.
10 commenti:
Come ti scrivo sempre, ad maiora
Grazie, ad maiora!! :)
Simone
Ciao! Tempo fa qualcuno mi ha detto: "non esistono motivazioni giuste o sbagliate per aiutare e fare volontariato, il risultato vale più delle motivazioni stesse."
Tanto semplice quanto folgorante ;)
Veronica
Sì, anche io dico sempre che ognuno ha le sue motivazioni... e in effetti è il risultato che conta, esattamente :)
Simone
Ciao Simone è sempre piacevole leggere il tuo blog e soprattutto ci si sente meno soli e meno folli ad esser nella medesime condizioni (io 37 e al 4°anno)
Ciao Fra! Dai io vado per 38 e sono al quinto, ormai stiamo lì... e ormai quasi ci siamo. In bocca al lupo!
Simone
sempre più "rasserenato" nel leggerti e scoprire che il popolo "dei folli" (io 38 IV anno) si rimpingua...per il resto grande resoconto...CIAO.
Siamo un popolo pinguissimo! :) grazie, ciao!!
Simone
Uè, il Cumadin so anche io cos'è!
Lo pijia il mi' babbo dopo la trombosi che gli venne due anni fa…
Questi sono i tuoi post che preferisco… dove "cresco" anche io con te e mi sembra di imparare un pochino anche io (solo nella testa) leggendo i tuoi progressi.
Forse è questa la luce in fondo al tunnel
Wow, ne sai come me dopo 5 anni di esami!!! :)
La luce già la vedo da un po', ma è lontana e in alto sopra una montagna di altre rotture di palle da superare prima di arrivarci!! :)
Simone
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