A forza di stare lì a pensare... se ne so' andati tutti. |
Pausa tra 2 diverse sessioni di esami.
Pausa tra un anno di università che è stato difficile, e l'ultimo anno di università che potrebbe essere il più faticoso di tutti.
Pausa dallo studio, che per altre 2 settimane come minimo non voglio dover leggere manco la ricevuta del ristorante (e già mi immagino le fregature che mi aspettano!) e pausa un po' anche dal blog, che è un pochino che come avrete notato sto aggiornando meno.
Pausa.
In questi giorni ho preso aria. Ho passeggiato in riva al mare, ho oziato sotto l'ombrellone, ho giocato coi nipotini e insomma ho mollato finalmente davvero un po' tutto.
Ma ho anche pensato, e riflettuto, molto. Sul passato, sulla situazione di questi giorni, sul prossimo futuro che mi aspetta.
Alla fine ho avuto la sensazione di andare incontro a una ennesima nuova fase della mia vita: prima ingegnere, poi scrittore, poi studente... e adesso piano piano finalmente e con gli ultimi 12 mesi di tortura che mi aspettano, se tutto va bene anche dottore.
E quello che ho capito è che mi immaginavo un certo futuro, ma che il me stesso che vedevo in quel futuro era diverso da quello che ci è arrivato.
Che poi avete presente la fantascienza, no? Uno nel futuro si immagina un miglioramento del presente, come per dire le macchine che volano, ma poi il futuro arriva e porta facebook e i telefonini con internet e insomma cose che nessuno si sarebbe realmente immaginato.
Lo stesso insomma sono io con questa seconda laurea che inizia ad avviarsi verso la sua fase di atterraggio: in 5 anni sono cambiate un sacco di cose, come del resto pensavo che sarebbe accaduto, ma non sono cambiate proprio le stesse cose che mi sarei aspettato all'inizio.
Ora non preoccupatevi, che non starò qui a farvi un elenco dei miei pregi e difetti o ad auto-psicanalizzarmi: mi parrebbe oltre che stupida, come cosa, anche relativamente noiosa. Penso solo che da qui in avanti mi aspetti una vita più difficile, più combattuta, più sofferta anche per situazioni che dovrò vivere e scelte che dovrò affrontare. Ma sarà anche una vita più serena, più utile e tutto sommato di gran lunga più felice.
Che poi scusate, penso di avervi un po' ammorbato con semplici riflessioni da ombrellone, venute fuori guardandomi avanti e indietro in un momento di ormai sempre più rara calma. Non voglio manco rileggerle per non ammorbare da solo anche me stesso, e ve le lascio così come non faccio mai: scritte e pubblicate, come un sasso gettato in mare dalla spiaggia.
Un po' di pausa, in ogni caso, ci voleva. Buone vacanze a tutti voi.
Simone