E al cinema gli odori nemmeno si sentono. |
Ma mettiamoci pure i 33 anni precedenti all'iscrizione a Medicina, va': è la cosa più schifosa che abbia fatto in vita mia.
Ci siete ancora? Siete convinti di andare avanti a leggere? Ne siete proprio sicuri?
Peggio per voi.
Allora il tirocinio iniziava il lunedì. Ma io lunedì stavo male e - cosa che si rivelerà importante a breve - non ci sono andato.
Il martedì invece mi ritrovo, alle 9, nell'ambulatorio piaghe ulcere e piede diabetico. Che se vi ricordate avevo accennato alla cosa giorni fa, ma poi non ho detto altro... perché prima volevo evitare di parlarne, anche se poi ho scritto questo.
Siamo io, altri due studenti (che il resto del gruppo non so che fine avesse fatto) un medico neo-laureato che ci spiega le cose e che praticamente era a lezione con me fino a 3 mesi fa, e un infermiere.
«Ieri avete guardato» esordisce l'amico e collega neo-dottore. «Per cui oggi fate voi».
Fate voi cosa? Mi domando io, che ieri manco c'ero?
La risposta non tarda ad arrivare.
L'infermiere chiama uno dei pazienti in sala d'attesa. Lui entra, si siede sul lettino, scopre un piede togliendosi calzini, calze elastiche e calzettoni vari, e sotto c'è una medicazione che dobbiamo invece togliere noi e - oddio - sotto c'è una cosa che va dal terribile, al terrificante, al ributtante e a oltre gli aggettivi che possono venirmi in mente.
«Vedete quella roba verde?» spiega il dottore, indicando la roba verde (appunto) che ha attraversato medicazione, garze, calze fino a macchiare i calzini e che adesso sta colando sul lettino?
Gli altri annuiscono in coro, che loro c'erano pure ieri e già lo sanno.
«È Pseudomonas!» commenta uno degli studenti, della serie: wow, lo P-S-E-U-D-O-M-O-N-A-S, come sono felice di vederne uno!!!!!!
Lo Pseudomonas è il batterio più cattivo del mondo. Se stai bene e ti fai i cazzi tuoi, ok, non ti dice niente. Forse. Ma come poco poco ti becca che stai un po' male o anche solo così così, ti entra dentro, ti mangia la carne fino all'osso e pure l'osso fino alla carne dall'altra parte, inizia a sputare fuori tutta roba verde (appunto) e sei assolutamente fottuto. E pure se gli dai gli antibiotici, quello tipo se li mangia e diventa ancora più grosso di prima.
Lo Pseudomonas insomma alla gente normale che non studia medicina (ma nemmeno a me) non la rende felice proprio per niente. E direi - anzi - che è sinceramente pure un po' stronzo.
E poi puzza. Cioè, puzza che è una cosa... io voglio dire: vuoi mangiare le persone?! E va bene: mangia le persone. Ognuno ha i suoi vizi e le sue virtù. Però - Cristo - per lo meno, lavati.
Così insomma uno degli altri studenti finisce di scoprire la ferita, e scopre una specie di cratere infetto fetido purulento, largo 5 centimetri e profondo 3.
«Ma sta molto meglio!» commenta il dottore, entusiasta.
Pure il paziente è contento. Gli altri studenti sono contenti per osmosi. L'infermiere è contento pure lui. Tutti contenti.
E io mi domando: se sta molto meglio ora che sta così, ma prima che cazzo aveva?!
Per fortuna, non lo so. Comunque sia bisogna fare la medicazione, che è fantastica: prendi il disinfettante e disinfetti, e fin qui tutto facile.
Poi prendi un ferro affilato ricurvo taglientissimo, e fai lo scrub della ferita. Che sarebbe che la gratti e togli le crose e la roba verde e il pus e la pelle morta fino a farlo sanguinare, col paziente ovviamente poverino che si lamenta, perché gli fai malissimo.
E io solo a scriverlo starei vomitando, ma visto che ci tenete proseguo con la parte migliore.
La parte migliore, è che col paziente successivo - un vecchietto gentilissimo carino e (se non siete dei tirocinanti) simpatico - entra il professore. E il professore chissà perché prende di punta me.
«Adesso è il tuo turno» mi dice, mentre il nuovo paziente si toglie le scarpe e tutti i 12 strati di vestiario sottostanti. «Fammi vedere cosa hai imparato».
Io sbianco: ma che ho imparato, che l'ho visto una volta? Mi dico. Vabbe', poco male. Prendo i guanti e vado, poi qualcuno mi dirà cosa fare.
«Non serve che ti metti i guanti» mi dice il professore.
E io mi blocco in mezzo all'ambulatorio con un espressione tipo... tipo quando a uno gli dicono di toccare lo Pseudomonas senza i guanti, ecco. Immaginatevela un po' voi.
«I guanti ti danno solo impiccio, non bisogna usarli».
Insomma, vabbe', ai professori diamo sempre ragione che poi non sia mai se la prendono. Anche se farlo mi costerà la vita tra infezioni mortali e dolori indescrivibili.
Prendo le forbici, e taglio il bendaggio sopra la lesione ulcerata infetta necrotica. Senza guanti, sento la benda sotto i polpastrelli che è tipo umida di troppi fluidi organici per poterli elencare e che fa sguish, splitch, plot. Tutta salute.
Tolta la benda, la ferita non ve la descrivo nemmeno perchè ho paura che se la guardo vomito, svengo, cado, batto la testa, mi taglio e il nostro batterio cannibale preferito entra nel taglio e mi mangia il cervello.
«Prendi una spugnetta, e strofina bene» mi fa il prof.
Io prendo la spugnetta, la bagno, e inizio a pulire il tessuto epiteliale desquamante. E nel momento esatto che tocco il paziente, quello grida: aaah! Come se gli avessi fatto malissimo.
Io resto lì, pietrificato, con la spugnetta in mano e il sapone che cola giù. Ma un attimo dopo, il vecchietto si mette a ridere.
«Ti ho fregato» mi fa, dall'alto della saggezza dei suoi 120 e passa anni. E poi ride di nuovo tutto contento.
Capito?! Mi ha visto un po' sul molto impacciato, e mi ha fatto uno scherzo: pure i pazienti mi prendono per il culo!
Finita la medicazione (il resto - ringraziatemi - ve lo risparmio) il vecchietto si fa aiutare a indossare di nuovo delle calze elastiche. Sono così pulite e profumate che non sembrano nemmeno nuove, ma comprate e lavate a mano per l'occazione.
«Me le lava e le piega mia moglie» spiega, contento.
La piegatura particolare tecnicamente studiata dalla - immagino - anziana mogliettina in questione (e che io gli ho consigliato di brevettare) consente di infilare le calze elastiche in 2 comodi movimenti. Senza dolore e scocciature per il paziente, e soprattutto senza la faticaccia enorme che chi fa le medicazioni deve fare per rimettere le calze normali.
Finito di rivestirsi, il vecchietto saluta, ringrazia rigorosamente tutti e se ne va abbastanza di corsa: che ha un altro esame da fare, e poi la moglie lo aspetta a casa per il pranzo e se arriva tardi... altro che gli scherzi che fa lui ai futuri dottori.
E se mai arrivassi a campare 100 anni, vorrei essere proprio come lui. Magari però senza il diabete.
Morale della storia:
1) Se smetterò di colpo di aggiornare il blog, è stato lo Pseudomonas. E temo che si contagi anche via Internet.
2) I chirurghi sono degli stronzi.
3) I pazienti con ulcere diabetiche, per quanto io l'abbia forse buttata un po' troppo sul ridere, stanno malissimo e soffrono davvero, davvero tanto.
E saperli curare è difficile, e un tirocinio dove ti insegnano o almeno provano a insegnarti ad alleviare le sofferenze di una persona è da ammirare, come sono da ammirare le persone che lavorano lì dentro.
5) Se avete il diabete, controllatelo e curatevelo prima di finire sotto le schizzinose cure di uno come me, che magari non sa nemmeno bene di preciso dove mettere le mani.
Vi assicuro che farete un grosso favore ad entrambi.
Simone
25 commenti:
Grande Simone, brutta esperienza ma bel post!
"I chirurghi sono degli stronzi"
Questa è una trollata al pari di quella dei pediatri! Vuoi che qualcuno si risenta? ;)
Da come la racconti, sembra quasi divertente. Capisco che essere là sarà diverso, ovviamente. Comunque manca il punto 4, era una cosa così schifosa? =P
Ricordo un tirocinio di chirurgia generale in cui mi imbucai nella sala di urologia e lo specializzando mi fece sentire l'odore della gangrena di un paziente col perineo totalmente irriconoscibile, e colava di materiale purulento... ci siamo sentiti allo stesso modo, ma poi io ho rimesso la mascherina, fortunatamente! e la mia faccia abbastanza disgustata l'ho pure nascosta!!!!
E pensa che il 50% delle persone che hanno il diabete non sa di averlo.
Ma ad un ragazzo che fanno schifo queste cose, come sarei io ad esempio, è consigliato laureari in Medicina ??????????????????????????????
Eheheh...splish splosh...l'odore al quale non riesco ad abituarmi io, è quello del sangue...
Ha ah quanti commenti una volta tanto devo aver scritto un post decente :)
Dan: penso sia stata una buona esperienza: ora se devo fare una piccola medicazione, penso di avere una mezza idea su dove mettere le mani.
Nimbus: I chirurghi - specie quelli di questo tirocinio - sono fichissimi ovviamente era una battuta. Credo che di divertente non ci sia davvero molto, perché in fondo si parla di malattie gravi e davvero debilitanti... ma affrontare la cosa con uno spirito positivo, ecco, quello penso che aiuti molto.
The rese: ecco, c'è chi si diverte a fare queste "dimostrazioni" agli studenti... vabbe, forse vogliono che ci facciamo passare in fretta il senso di repulsione.
Valerio: infatti tanti iniziano a sviluppare problemi del genere e solo lì si accorgono di avere una malattia... se uno lo sapesse prima si risparmierebbe tanti fastidi.
Giuseppe: io ero (o sono ancora) proprio fifone. Avevo la fobia degli aghi e del sangue allo stesso tempo... però ora i prelievi arteriosi li faccio e sugli altri sto imparando. Insomma se vuoi si supera tutto.
Stella: tutto questo sangue non c'era, per fortuna.
Simone.
Bellissimo post.
Ho una domanda da ignorante in materia quale sono: come può una malattia apparentemente "semplice" come il diabete causare effetti collaterali così gravi? :(
perdona la mia ignoranza, ma non ne so nulla...
Ciao, scusa se ho spostato il tuo commento! :)
Il diabete fa danni con diversi meccanismi. Per dirlo in modo semplice (questo non è un blog proprio dedicato ad argomenti di medicina) lo zucchero si lega alle proteine del sangue che a loro volta si depositano nelle pareti dei vasi causando un danno al circolo arterioso (i termini medici sono microangiopatia e microangiopatia diabetica). .
Nel piede insomma arriva meno sangue, per cui la pelle si danneggia più facilmente e ha difficoltà a guarire ed è allo stesso tempo meno difesa dalle infezioni. Inoltre c'è anche un danno a livello nervoso, portando a un ancora minor stimolo alla guarigione.
Infine ma qui spero di non dire una cavolata se ricordo male, la glicemia alta piace ai batteri aumentando ancora il rischio di infezione.
Problemi analoghi il diabete li causa alla retina, alle coronarie... insomma se non controllato è davvero un problema grosso.
Per una spiegazione più precisa dovrei ristudiarmi bene queste cose (cosa che dovrò fare per l'esame) ma spero di aver dato almeno un'idea :)
Simone
Se poi leggi dei testi di biochimica si parla anche di attivazione della via dei polioli... se ti interessa cerca online comunque il risultato a livello di danni fisici è sempre lo stesso.
Ma se avete il diabete non vi spaventate! Tenendolo sotto controllo si allontanano anche la maggior parte degli effetti collaterali! :)
Simone
Bel post!
E' davvero così che ci si sente a volte...però Simone, prima del disinfettante si deterge!! :P
Sono diverse le ferite, sia oncologiche, che da pressione che diabetiche, che mi ricordo...gli studenti infermieri a 19 anni (per chi si iscrive subito dopo le superiori) vengono buttati in reparto, le ferite purulente sono tra le prime cose che vediamo,mi ricordo al primo tirocinio, ldd al polpaccio di una signora vecchissimissima, il polpaccio non c'era praticamente più, sotto la medicazione c'era l'osso e la pelle superiore E BASTA, io facevo la medicazione e la colleguccia che mi aiutava a tenere sollevata la gamba a momenti sviene...
Personalmente però più di tutto mi schifa il vomito.
Manti: lì detergevano sempre col disinfettante, prima e dopo! :)
Io a 19 anni svenivo come vedevo una goccia di sangue, a fare l'infermiere sarei stato tutto il giorno sul pavimento del reparto! :)
Simone
Cioè Simone ... tu a 19 anni per farti un prelievo erano cavoli amari ???
Giuseppe: intendi un prelievo a me?! No in realtà non mi dava tanto fastidio ma non avrei avuto il coraggio di farne uno io.
Eppure fare uno screening, anche di massa, per la glicemia "sul momento" sarebbe piuttosto semplice ed economico, anche "sotto casa" da noi farmacisti o dal proprio medico di famiglia, e il risparmio in prospettiva visti i costi dei danni causati sul micro- (ulcere) e macro- (danni cardiovascolari)circolo sarebbe enorme! senza neanche ricorrere alla (molto relativamente) più complessa glicata (che ci dice l'andamento della glicemia negli ultimi 60-90gg, anche se non sempre) e si scoprirebbero almeno l'80% dei diabetici che oggi ignorano di esserlo; però il diabete (mellito tipo I o II, che sono due patologie
con origini diverse, per non parlare del meno conosciuto diabete insipido) non è affatto una patologia semplice, tanto da aver richiesto la nascita di una figura specialistica apposita (il medico diabetologo)
e calcolate che i danni da diabete alla circolazione non si fermano solo a ulcere e problemi cardiovascolari, ma si può arrivare alla cecità, e poi ci sono i problemi ai nervi, e altro ancora...pensate che in alcuni paesi anglosassoni se ricordo bene è vietato vendere creme per le screpolature dei piedi ai diabetici perchè anche la minima lesione va valutata dal diabetologo!
Simone non posso che ringraziarti per raccontarci le tue esperienze e darci almeno un po' l'idea di quello che ci aspetta. Sempre con uno stile che tiene incollato il lettore al post.
Dalla parte di uno studente diciannovenne che si appresta ad iniziare il suo primo anno di Medicina.
p.s. Le immagini che associ ai post sono sempre "'er mejo" . :)
Valerio: qualsiasi esame del sangue di controllo comprende sempre la misurazione della glicemia. Ma semplicemente molti non amano farsi vedere dai medici...
M.A. Grazie! Certe volte ci metto di più a trovare l'immagine giusta che a scrivere il post, in effetti :)
Ahahaha!
Grandissimo, sei riuscito a farmi ridere e sorridere per il tono del post (non rido certo per i poveretti colpiti da quella cosa schifosa che io manco sospettavo esistesse).
Però il vecchietto che te l'ha fatta in barba è un grande! Avrei voluto essere lì a spiare la tua faccia quado è successo!
Doveva fare una foto alla piegatura della calza.
Quello che mi piace di questi tuoi racconti è che mi apri la mente su un mondo che non conosco minimamente. E già a me pareva di vedere chissà che le uniche due volte che son finita in al pronto soccorso (semplicemente per un cistite, che guarda caso mi veniva sempre di ven sera, di sabato, domenica o il giorno prima di quando il mio medico di famiglia aveva il turno del pomeriggio, e io a pisciar sangue - scusa l'espressione - per così tante ore me lo volevo risparmiare).
Alla fine l'ironia della scrittura è una giusta arma, che non offende nessuno secondo me, specie se viene da uno che sente davvero la vocazione di medico.
P.S. Questo post mi ha fatto venire in mente un OT. Io non sono mai andata alla laurea di nessun amico, parente ecc, solo di un mio ex tanti anni fa. E sinceramente andare a vedere le laure di persone a cui posso anche essere legatissime non me ne è mai fottuto proprio niente.
Però… a parte i 500km che ci separano, la tua verrei a vederla volentieri… preparandoti ovviamente un bello scherzone per il DOPO :P
Ok, fine del papiro
Dama: grazie! Io ho sempre paura che qualcuno se la prenda per il tono ironico, mi fa piacere che si capisca che dietro c'è comunque una passione e grande rispetto per pazienti come quello che mi ha preso un po' in giro.
Mi spiace per la cistite, gli uomini ne soffrono molto meno e non ti invidio proprio! Per la laurea c'è ancora tempo, direi :)
Simone
detergere con disinfettante mi pare ossimorico...
noi studiamo che prima si deterge con fisiologica, poi si disinfetta con antisettico, perchè quest'ultimo non agisce su tessuti "sporchi".
Mamma mia, complimenti! Pure io sarei stata tutto il tempo sul pavimento, anche a 40 anni :) infatti non faccio il medico! :)
Manti: certo se serve lavare meglio la fisiologica che costa pure meno. :)
Francesca: in realtà ci si abitua in fretta... spero :)
Simone
si Simone, la glicemia viene messa praticamente sempre in un controllo; quello che intendevo dire è che si può fare senza prelievo ma su sangue capillare comodamente senza impegnativa, appuntamento, attesa...
Valerio: certo quello è un esame molto semplice.
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