Riassunto grafico della settimana. |
Non ho avuto tirocinio la mattina (si ricomincia tra un'altra settimana) e ho avuto meno turni in reparto del solito. Le lezioni invece sono sempre quelle che sono, per cui - anche con tutto l'entusiasmo del mondo - non è stata certo questa botta di vita.
La settimana è stata moscia anche emotivamente, diciamo, e i dubbi per il dopo laurea iniziano ad allargarsi anche sul pre-laurea: alla fine sto quasi per laurearmi, tutto quello che so fare è lavoricchiare in pronto soccorso (per lo più, i un pronto soccorso medico) e con buone probabilità - dopo la laurea - in un pronto soccorso non ci lavorerò mai.
Bo'?! Trovo sinceramente assurdo più che altro che non ci siano percorsi predefiniti o esperienze di altri medici. Sembra come se dopo non essere entrati in specializzazione i dottori scompaiano, e che nessuno sappia più niente di niente di loro. Il dopo laurea è il regno del mistero e del silenzio, uno spazio ai confini della realtà dal quale nessuno è mai realmente tornato per raccontarci che cosa succede.
Penso che devo decidermi a parlare di nuovo un po' meglio col mio professore e con chi gestisce il pronto soccorso: se faccio il master e non mi specializzo, cosa posso realmente fare, dopo? Ed eventualmente non fare più il master in medicina d'urgenza ma qualcosa di più rivendibile nell'ambito privato.
Vabbe'. Terzo grado di moscità della settimana, è che ho ripreso a studiare un po' più seriamente pediatria. L'esame sarà il 20 Dicembre (una specie di regalo di Natale... sempre se lo passo) ed è di una noia noiosa annoievole e annoiante.
Non che io ce l'abbia con la pediatria in alcun modo! Solo è che è proprio 'sta cosa di studiare nozioni che tanto hai già capito e metabolizzato, in questo mio undicesimo anno di lezioni e di esami, mi ha veramente un po' sfinito.
Direi semplicemente che - in questi anni - mi sono tanto appassionato alla medicina ospedaliera, ai reparti, al pronto soccorso e al lavoro da medico quanto assolutamente disamorato e allontanato dallo studio, dall'università e dalla burocrazia universitaria.
Ma - e questo l'ho detto già tempo addietro - se l'università ti piace alla fine è un problema, perché rischi che non vuoi andartene più. Quando invece ne hai davvero fin sopra la cima dei capelli, allora quello è un ottimo stimolo per trovare la forza di superare pure gli ultimi esami e la tesi, e scappare via.
Quarto e ultimo grado di moscitudine, la pioggia.
E lo so che parlare delle condizioni meteo è il modo migliore per ammosciare gli entusiasmi pure di chi ti segue (a meno che tu non sia un metereologo... nel qual caso torneranno al contrario spesso a cercarti). Però sta pioggia m'ha proprio rincoglionito: come esco all'aperto sta lì che mi aspetta e riprende immediatamente e mi fradicio tutto e meno male che non avevo tirocinio, se no a girare per il policlinico sotto la pioggia tutte le mattine alle 8 era un incubo.
Che poi, ora che ci penso: non ho avuto tirocinio proprio la settimana in cui pioveva sempre (e tutt'ora non accenna a smettere). Così non mi sono bagnato e non ho passato tutte le mattinate a imprecare e ad asciugarmi alle macchinette del cesso dell'università.
E allora rettifico tutto: questa settimana mi ha detto non bene, ma benissimo! Pioveva a dirotto, ma io ho preso il quantitativo di pioggia sindacale minimo indispensabile.
Una settimana - davvero - fantastica.
Simone
17 commenti:
Ecco Simone, chiedilo al tuo prof cosa potresti fare realmente dopo se non ti specializzi ... Renderesti un grandissimo servizio a tutti gli aspiranti medici un po' attempati. Buon fine settimana :-)
Premesso che, pur sapendo solamente lavoricchiare un po' in Pronto soccorso, sai fare il medico più di quanto lo sappia fare il 95% di tutti gli studenti di Medicina d'Italia (il restante 5% è composto da te e da chi ha fatto un erasmus all'estero, in quei posti dove insegnano anche sul lato pratico, oltre che tutte le nozioni che si possono imparare su tutti i libri)... Secondo me devi darti tempo per capire quali siano le prospettive per chi non vuole entrare in scuola di specializzazione. Male che ti vada potresti utilizzare un anno per comprendere quali siano queste prospettive. In fondo non sarebbe un anno sprecato, ma ben utilizzato in quanto potresti fare guardie mediche (etc etc) e concentrarti sul tuo futuro. Dopo di che, se davvero la laurea da sola non dovesse bastare, vedrai tu se tentare l'ingresso in una scuola di specializzazione. Dove lavoro io ci sono parecchi specializzandi "grandi" (e con grandi intendo "che non si sono laureati da circa un anno"). Se proprio non dovessi avere delle valide prospettive potresti pur sempre tentare un ingresso per una di quelle scuole che più ti aggradano... Studiare è pesante ma se l'unica prospettiva per fare il medico dovesse essere quella potresti valutare l'ipotesi=) Sai di sicuro meglio di me che la specializzazione comporta anche tanto lavoro pratico e questo potrebbe conciliare le tue passioni...
Nicolò
Per Nicolò.
Ciao Nicolò, tu sei medico? Non sai un po' illuminarci sulle reali possibilità di lavorare per un medico senza specializzazione?
Giuseppe: Nicolò è infermiere. Credo comunque che tra 6 anni (tu non inizi adesso?) la situazione sarà un po' diversa. Il test nazionale verrà sicuramente aggiustato e modificato in questo tempo e dopo tanti tagli magari i posti in specializzazione aumenteranno.
Nicolò: penso anche io (forse peccando di poca umiltà) di saper fare qualcosina più della media. Magari basterà? Vedremo, grazie.
Comunque torniamo sempre al discorso ammissione/specializzazione... ma di che altro parlava 'sto post?! Non mi ricordo nemmeno io :)
Simone
Persino il dottor Navarra utilizza termini volgari come CESSO? Che sorpresa =)
La pioggia effettivamente è il peggio... A Torino e a Londra non mi pesava, tanto si andava a piedi, ma qui tra macchina e motorino è un incubo... sono quelle giornate in cui si spegne la sveglia e si ricomincia a dormire.
E se non ti specializzi fai le guardie, le sostituzioni, l'informatore farmaceutico, se proprio ti butta male. Ma non si diceva che i medici lavorano tutti?
Piuttosto, uno non può semplicemente aprirsi uno studio e visitare, senza specializzazione?
Mi sembra parlasse di emogas... =)
Ti assicuro io che è così comunque... In reparto son passati spesso studenti di medicina per ottenere crediti opzionali facendo prelievi con noi infermieri e, potendo, si fermavano per imparare qualcos'altro. Nella pratica non avevano molte capacità per OVVI motivi (ovvero perché passavano buona parte dei tirocini alla macchinetta delle merendine per altrettanti OVVI motivi). Peccato perché tutti quelli che ho incontrato erano molto bravi ed interessati. Vedrai che avere certe capacità ti tornerà utile=)
Nicolò
Nimbus: sembro davvero così educato? Incredibile :)
Le guardie, parliamone: la gente si laurea che non sa fare nulla, però poi si scanna per andare a fare le GUARDIE. Cioè dal nulla ti ritrovi solo di fronte a qualsiasi cosa... bo'?! Ci scrivo un post?
Aprirmi lo studio è la mia idea... ma che cosa posso offrire appena laureato? Un lavoro a parte nel pubblico a tempo determinato e precario quanto vuoi lo vorrei per fare pratica da eventualmente "rivendere" (lo so che suona brutto) con i miei pazienti. Diciamo che a me serve un periodo di transizione di qualche anno tra la laurea e lo studio privato in cui fare però qualcosa di sensato.
Nicolò: spero/penso di sì. Devo ancora mettere qualche punto (confesso che ormai ho capito come si fa ma ho un po' strizza) e riuscire a mettere quelle maledette agocannule, e poi sulle "basi" dovrei esserci.
Credo che finché stai nel mega-ospedale queste cose ti servono poco (tanti dottori delegano tutto agli infermieri o agli specializzandi), ma in tanti posti più piccoli (le famose guardie, per dire) sapersela cavare anche da soli sia indispensabile.
Simone
Ciao Simone, è un po’ che leggo il tuo blog (davvero ben scritto e simpatico!), mi sono appena laureato a Pisa in Medicina.
Rimango ogni volta perplesso dalla tua volontà di non volerti specializzare. Perché?
Ho capito che ti piace il pronto soccorso, la medicina d’urgenza emergenza.
Non capisco veramente come mai non vuoi almeno provare ad entrare nella specializzazione di Medicina d’Urgenza. Il concorso quasi sicuramente quando ci proverai te sarà nazionale con test a crocette non conosciute su casi clinici, quindi non dovrai stare a "leccare" qualche prof per dover entrare. Poi credo che medicina d’urgenza non sia tra le specializzazioni più ambite, quindi non sarà difficile entrare.
Una volta entrato ti fai 4 anni (perché quasi sicuramente avranno diminuito la durata di questa specializzazione), impari molto perché lavorerai nelle corsie di medicina d’urgenza, in pronto soccorso, in rianimazione e in alcune scuole anche nel 118.
Tutto questo a 1700 euro al mese.
Dopo solo 4 anni avrai il tuo titolo di SPECIALISTA IN MED. URGENZA e potrai senza problema lavorare nel tuo ambito.
A volte però scrivi che ti piacerebbe lavorare in un tuo ambulatorio privato, questo mi lascia ancora più perplesso perchè a chi piace la medicina d’urgenza in genere vuole lavorare nei P.S. in ospedale o nel 118 nell’emergenza territoriale… non certo in un ambulatorio!
Infatti non capisco cosa realmente vuoi fare.. io sono tra quelli che ti dicono che al giorno d’oggi non puoi pensare di aprirti un ambulatorio privato (di cosa? di tutto?) senza un titolo specialistico.
Ti spiego in breve: se uno ha bisogno di un “qualcosa di generale” ha il Medico di Famiglia gratis (quindi non penso che un pz venga da te a farsi visitare a pagamento, e te non potrai nemmeno fargli un'impegnativa per un esame del sangue perché sei totalmente privato). Se invece un pz ha bisogno di una visita specialistica se ha voglia di aspettare le liste d'attesa va nel pubblico (con l’impegnativa del medico di famiglia), se ha fretta, paga il privato, ma a quel punto paga un cardiologo, un dermatologo, un nefrologo, un radiologo… certamente non un neolaureato senza alcun titolo! anche se ipoteticamente potresti essere preparatissimo in quella branca, la gente non ti conosce (soprattutto se non sei figlio d'arte) e non ci viene nel tuo studio.
In modo molto sintetico posso dirti:
- Se ti piace lavorare in P.S. la scelta più ovvia e sensata è farsi 4 anni di specializzazione in Medicina d’Urgenza.
- Se ti piace lavorare nel privato a questo punto ti serve una specializzaione rivendibile sul privato, quindi non la medicina d’urgenza… che so, cardiologia, pneumologia, dermatologia, urologia, radiologia (visto che ti piace fare le ECO) … è molto difficile anche per loro, appena specializzati, riuscire ad aprirsi uno studio e avere pazienti e quindi rientrarci con le spese, figuriamoci per chi è senza un titolo di specialista!
- Se ti piace l’ambulatorio e la medicina interna, non scarterei l’idea del corso di Medicina Generale di 3 anni per diventare medico di famiglia.
- Ultima possibilità (spero che tu non sia il tipo): fare qualche corso a pagamento di medicina alternativa (di qualche mese) che vanno di moda ora, tipo corso di omeopatia, naturopatia, medicina ayurvedica, cristalloterapia … in quel caso se metti fuori la targa “dott. Pinco Pallino, esperto in medicina naturale e fitoterapia”, avrai dopo 1 settimana il pienone di rincoglioniti che ti pagano anche 150 euro a visita! Ma io personalmente ho fatto medicina per curare in maniera scientifica i malati, e non per fare il truffatore.
Buona fortuna per la tesi! (molto interessanti le ECO-toraciche)
Matteo (aspirante neonatologo..)
Ciao Matteo, grazie per il commento così lungo!
Ammetto che alle volte mi sento un po' in difficoltà, perché ho parlato tante volte del mio punto di vista ma evidentemente ancora non è chiaro... insomma devo cercare di chiarirmi meglio! :)
Intanto tutti sempre a dire "prova la specializzazione". In specializzazione col concorso nazionale (col rischio che conti anche la media, per cui io sarei tagliato fuori anche come titoli) ci sono posti per 1/4 dei laureati. Non specializzarsi non è una scelta, ma un dato di fatto per la maggior parte dei medici di domani. Non capisco francamente perché tutti gli studenti di medicina parlino solo di specializzarsi quando - nei fatti - probabilmente non si specializzeranno mai. Ma solo io sono obiettivo? Con 27 di media mi tolgono dei punti in un test con 2500 posti per 10mila neolaureati + chissà quanti vecchi laureati che erano in attesa di entrare.
La matematica non è un'opinione io almeno mi sto preparando ad arrangiarmi in qualche modo... e - aggiungo - io NON vorrei specializzarmi comunque perché non mi va di stare lì in un posto che magari mi dice bene e mi insegna, magari mi dice male e sono 4 anni di rotture di scatole e basta.
Da me ora come ora ci sono 2 posti per 12 candidati. Quale "scelta" mi farà superare 10 persone che probabilmente a mettere crocette sono più brave di me e partono con un vantaggio avendo voti più alti?
Ok. :)
In PS o altri posti vorrei lavorare per farmi esperienza per il mio studio privato. Lo so che i pazienti non correranno a darmi i soldi ma dai medici di famiglia che ho visto io nessuno ti fa ECG, ECO o nemmeno tanto ti visitano un qualcosa per qualcuno potrà valere se per 4-5 anni seguo scompensi cardiaci, bpco, diabetici, ecografie eccetera e non mi limito a scrivergli l'impegnativa.
Poi magari questo non vale e rimarrò senza nulla... ma il discorso vale per 3 laureati in medicina su 4 ripeto non è che si sceglie più di specializzarsi o no.
Grazie ancora e a presto! :)
Simone
Se ricordi, con la prospettiva del farmacista, un po' di tempo fa scrissi pari pari ciò che ora ha scritto Matteo.....resta sempre il dubbio di che diamine di fine faccia quel 40% di medici che OGNI anno resta fuori dalla specializzazione....
75% è troppo a quanto mi risulta non consideri i 1000 posti in mg e i 2000 da specializzandi in università non statali; ma anche il 40% è tanto....
Valerio: ok ammetto che le mie sono previsioni forse un po' troppo pessimistiche... :)
Anonimo=Peppe
sei a buon punto : stai raccogliendo informazioni sulla specializzazione e ti stai orientando per avere un'idea chiara su come muoverti in futuro.
Ma non scartare a priori la possibilità della specializzazione per via di conti matematici sul numero partecipanti/numero posti disponibili .
Se tu avessi applicato questa filosofia non saresti entrato nemmeno a medicina, e non spetta a me richiamarti la possibilità che i tuoi dubbi si prefigurino in profezie autoavverantisi(sono leciti gesti intrinsecatamente apotropaici a commento di queste ferali parole :D ).
Tu puoi specializzarti se lo decidi, e fa salpare i tuoi dubbi salutandoli dalla banchina agitando commosso un fazzoletto bianco :)dicendo loro 'addio';puoi considerare la specializzazione come una possibilità concreta, una delle opzioni a tua disposizione a buon diritto, così come altre strade.....ma non precludertela a priori ;)
Chiediti che atteggiamento diverso tu hai ora nei riguardi della specializzazione rispetto a quanto hai sostenuto il test di ingresso in facoltà e correggi il tiro, se vuoi.....il resto potrebbe anche essere solo tanta stanchezza, peraltro giustificata da intenso studio e valanga emozionale legata al lavoro (basta leggerti per percepirla).....sarebbe un peccato se tu non considerassi la stanchezza come motivazione sottesa al 'no spacializzazione'.
Prenditi del sano tempo per te.
e dopo questa bella (chi si loda s'imbroda) distesa di parole...buon prosieguo :)
Anonimo/Peppe: belle parole e bel consiglio. Gesti apotropaici a parte, ci rifletterò :) Grazie.
Simone
Solo una cosa, senza voler deviare il discorso, voglio aggiungere sul finale del post di Matteo: da farmacista poco o niente versato nelle medicine alternative, che non uso e in genere non consiglio, dico però "occhio" a liquidare il 100% di queste pratiche come prese in giro (in buona o mala-fede) per rimbambiti o anche come semplice placebo; talvolta (spesso?) è così, ma davvero non sempre.
Ma non ce la puoi mica fare!!!!!
Soffri di doppiamento di personalità piovoso :-P
Qui a Milano da domenica c'è il SOLE dopo 3 settimane di pioggia.
Però fa un freddo porco, ci sono due gradi. Meno male che l'aria è secca e non c'è umidità…
Meno male che alla fine ti sei fracassato i maroni anche tu della burocrazia universitaria: la differenza tra me e te è che tu hai una laurea e stai per prenderne un'altra, io che mi son smerigliata i maroni della burocrazia ancor prima di iniziare l'uni e non ne ho presa nemmeno mezza :-P
Quando sarò vecchia e in pensione sia mai che non vada all'università (senza iscrivermici!) a curiosare nelle facoltà che mi potrebbero interessare… come si diceva la cultura è pubblica e gratuita, son gli esami che si pagano ;-)
Dama: ogni tanto in effetti appare qualche tipo strano a lezione che si mette a seguire con noi... sarà che non sei l'unica ad avere la stessa idea!
Simone
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