E vabbe': non COSI' preoccupato! |
Che la tesi è praticamente finita (a questo ho dedicato un post proprio 2-3 giorni fa), che sto in dirittura di arrivo, che manca poco... e che insomma questa specie di sogno o miraggio o delirio psicotico (a seconda di come lo volete vedere) della seconda laurea in medicina, sta incredibilmente per avverarsi.
E a questo punto credo - o immagino - che tutti pensino che io mi senta strafelice.
Realizzato, contento, euforico... quante ne volete dire? Avevo un obiettivo lungo, importante e difficile, e sono quasi arrivato a raggiungerlo: come altro dovrei sentirmi?
Be', il titolo la dice tutta, no?
Sono - un po' - preoccupato.
Preoccupato perché sì, ok, tutti i discorsi che abbiamo fatto sulle possibilità post laurea anche senza una specializzazione. Corsi, master, reparti da frequentare e tutta una serie di alternative. Ma se poi, nella pratica gira tutto storto?
Non è che pensi davvero di non trovare lavoro come medico. Anzi: come dirò tra un attimo, trovare lavoro sarà anche fin troppo facile. Ma il pensiero comunque di non trovare qualcosa che mi gratifichi appieno c'è sempre in un angolino del cervello, e - insomma - non è piacevolissimo.
Sono anche preoccupato perché ho passato tanto tempo in reparto. Ho studiato, mi sono appassionato di molte cose, e ce l'ho davvero messa tutta per imparare a essere un dottore per lo meno decente.
Però - in tutta sincerità - non mi sento davvero così pronto a mettermi lì e a fare le cose completamente da solo. Non mi sento così autonomo e preparato all'idea di dare una terapia, nell'eventualità dover seguire un paziente con tante patologie, o al pensiero di affrontare un'urgenza medica senza la supervisione di qualcuno più esperto.
Ci vorrebbe un lavoro o un'occupazione post-laurea che mi consentisse di fare pratica ed esperienza senza avere direttamente io tutte le responsabilità. Magari come assistente di qualcuno, o in un gruppo già affiatato, o non so che altro.
Invece la sensazione è che una volta laureato o entri in specialità (della quale penso abbiamo parlato anche troppo) oppure rischi di finire a lavorare in dei posti dove ti sparano praticamente da solo in mezzo alla guerra, e se sai fare le cose bene o se no: arrangiati.
Davvero penso che sarà facile trovare un lavoro qualsiasi. Molto meno facile trovare un lavoro che invece sia proprio quello che potremmo definire "giusto".
E sono un po' preoccupato anche perché - alla fine - tutta questa trafila di studiare per prendere una laurea, andare al tirocinio, fare gli esami e tutto il resto è anche una cosa che mi ha riempito la vita più di quanto potessi immaginare.
Certamente sarà faticoso e a molti potrà non piacere avere tanti impegni da seguire: le giornate buttate dietro alle lezioni, l'ospedale giorno e notte, e non avere mai un buco di tempo libero in cui rilassarsi con calma, senza il pensiero che - invece di stare lì a poltrire - forse faresti meglio a studiare.
Però poi penso che magari dopo la laurea non troverò subito da fare chissà cosa. Non ci sarà motivo di chiudersi sui libri per giornate intere, non avrò pomeriggi prenotati dalle lezioni o mattine in cui alzarmi di corsa perché sono già in ritardo per il tirocinio.
Ma io senza un obiettivo, senza un impegno e senza qualcosa a lungo termine di cui occuparmi non ci so stare. E se poi, dopo la laurea - semplicemente - mi annoio?
E insomma: qualcuno potrebbe dire che, ora che l'obiettivo si sta avvicinando, me la sto facendo sotto. E forse è davvero un po' così.
Che poi non è che non sia contento, anzi! Questa seconda laurea in medicina mi ha cambiato la vita a un punto tale che mi sentivo già realizzato uno o due anni fa. Voglio dire: c'è stato un periodo in cui non avevo neanche lontanamente finito, ma nel quale ho capito di aver fatto la scelta giusta. E in quel momento - probabilmente - avevo già raggiunto un qualche traguardo intangibile che stava nascosto tra l'iscrizione e la laurea.
Nel rileggere il blog, riesco anche quasi a identificarlo, questo periodo. Probabilmente un po' prima e un po' dopo di quando ho scritto questo post. O forse è arrivato più tardi, o ancora forse era così già da un po' di tempo, ma è più o meno in quell'epoca che me ne sono accorto.
Vabbe', forse ho fatto un po' troppi giri di parole un po' campati in aria. In ogni caso la laurea vera e propria, il voto che prenderò e la pergamena che mi daranno, sono solo formalità burocratiche che devo portare a termine. Ma quello che cercavo nell'iscrivermi a medicina, per tanti versi, credo di averlo trovato già da un bel pezzo.
Certo è che sarò contentissimo il giorno della discussione della tesi. E se ce la faccio davvero per Luglio, vuol dire che questa estate la passerò in una sorta di beatitudine mentale tra mare, viaggi, vacanze, feste e baccanali e che chi più ne ha più ne metta.
Però - insomma - un po' di preoccupazione per davvero c'è, e un po' di pensieri continuo a farmeli. E credo anche che questa riflessione fosse necessaria.
Simone
29 commenti:
Caro Simone! Innanzitutto COMPLIMENTI!!! Non sai che traguardo hai raggiunto?!? Ti stimo e ti ammiro profondamente !!!
Io sono solo ai primi anni e volevo giusto chiederti se hai coltivato in questi anni comunque amicizie, viaggi, hai una ragazza ? O la tua passione ti ha piacevolmente impegnato a 360º ? In ogni caso, Sei forte e determinato troverai qualcosa di bello anche dopo ... Uno come te è capace di crearsi il lavoro e di rendere bello anche un turno di guardia!!! Buon proseguimento :) un abbraccio
Ciao Simone,congratulazioni.Per quanto possa valere,la laurea e' solo un inizio,
Anche io ,dopo 20 anni,non mi sento "preparata" in tutto.
Anche perche' nel nostro campo,dopo solo 5 aa,il 50% delle nozioni mediche diventano obsolete.
Motivo per cui,la vita e'un perenne aggiornamento.
Io mi tengo alla larga ,sempre e comunque da chi dice di sapere e sptt saper fare tutto.di solito l'arroganza non ha Mai favorito la conoscenza.io mi vedo piu' come una volenterosa principiante.:) questo ci permette costanti miglioramenti,(hai letto "elogio all'imperfezione",Della prof Montalcini).non crucciarti,sentirsi cosi e'normale.ora come tra 20 anni (ma poi penserai ai casi difficili risolti in passato,e potrai pensarti un medico non poi cosi male)!:)
Simone però non hai detto quali sono questi lavori facili da trovare! Cmq condivido pienamente il commento di supersimo, in medicina, solo se vuoi aggiornarti non c'è mai tempo per annoiarsi. Cercati un maestro, non necessariamente un professore universitario, anzi. I veri maestri si trovano negli ospededali di frontiera. Matteo
Carla: certo che ho fatto altro, mica 6 anni li ho passati chiuso in casa a studiare!
Non mi fa impazzire parlare della mia vita privata sul blog, comunque pur essendo al momento single ho più amici di quando ho iniziato a studiare (alcuni li ho fatti all'università!) ho fatto almeno un viaggio anche lungo tutti gli anni, fino a un po' di tempo fa suonavo in un gruppo, faccio sport il minimo indispensabile... ah, gestisco un blog... ;)
Che gli studenti di medicina non abbiano una vita sociale è più una fissa di qualcuno ma non è assolutamente vero.
Grazie per i complimenti e per l'incoraggiamento... speriamo allora in tanti turni bellissimi :)
Supersimo: hai proprio ragione. Sentirsi pronti o pensare di saper fare tutto sarebbe un problema sicuramente maggiore :)
Matteo: grazie. Ma cos'è di preciso un ospedale di frontiera?! :)
Per esempio comunque penso che lavorerei subito come medico di ambulanza, o in qualche pronto soccorso di provincia. Però poi se mi ritrovo subito da solo davanti a qualche caso complicato, e combino un disastro?
Simone
A parte il fatto che una persona come te difficilmente combinerebbe guai irreparabili, per il semplice fatto che sei molto intelligente e soprattutto umile per cui mai faresti o ti butteresti a fare cose di cui non hai cognizione. Detto ciò per ospedale di frontiera intendo proprio un ospedale un po' più decentrato, diciamo di periferia al servizio di una popolazione meno agiata. Io ad esempio frequento un P.S. alla periferia di napoli e ne vedo di tutti i colori. Ho conosciuto uno strutturato che ama insegnare e non lesina spiegazioni per ogni cosa che fa. Per me lui è un professore anche se è l'ultima ruota del carro della sanità campana. Matteo
Matteo: ok. Ma se poi nell'ospedale di periferia (che è più o meno quello che cercherei) mi piazzano da solo a fare le notti? Capisco che sono umile e tutto, ma se arriva il paziente critico e non so che terapia dare comunque diventa un guaio...
Oppure tu per esempio sei sempre "appoggiato" da qualche medico più esperto?
Simone
Io sono volontario, quindi non posso fare turni da solo. Ovviamente un periodo di affiancamento non possono negartelo se poi intendono assumerti o avvalersi delle tue prestazioni in regime partita iva. Cmq ho visto neolaureati fare turni ''in solitidine'' quindi.....
Matteo
Ad esempio in questo ospedale ci sono delle regole ben precise. ad esempio i ''cardiologici'' li DEVE vedere sempre il cardiologo, anche per le cose più banali.
Matteo
ciao simone, ma io mi sono sempre chiesto una cosa:
in questi PS periferici in che modo assumono??a partita iva?a tempo determinato?a collaborazione?
e come ci si fa a candidare visto che i piu' non hanno nemmeno un sito internet
alex
Simone , ho letto che dai consigli preziosi... Sono entrata a medicina subito perché al liceo ero stata una bomba e ho sempre studiato benissimo chimica e biologia. Ho una media medio-alta e so concentrarmi ma non sono convinta di questa strada e vorrei optare per un percorso più concreto come logopedia . Al liceo volevo iscrivermi a lettere o psicologia , mi piace tanto insegnare e stare con i bambini ma pensavano fossi sprecata . La gioia di vedermi dentro, aver superato i test e poter dire : sono in gamba con gli esami è indescrivibile ma più vado avanti più mi pesa questo percorso e non voglio fare turni di notte e guardie infinite ... Come sono i tirocini degli ultimi anni? Quando si può pensare ad avere uno studio privato? Me ne pentirò di una professione sanitaria comunque meno completa rispetto a medicina? i medici o specializzandi qui, possono raccontarmi la loro vita lavorativo-scolastica ?
Matteo: appunto... io di trovarmi da solo ora come ora non è che me la sento. Per niente! Anche da noi ci sono dei consulenti che vengono sempre chiamati... però tante cose già le vedi da solo e il consulente è più un aiuto o un qualcosa che serve a livello burocratico.
Alex: non ne ho idea. Immagino pubblichino dei bandi, o chiamino loro per conoscenza... non lo so di preciso.
Comunque sia c'è una selezione (titoli, curriculum eccetera) ma in genere non c'è tutta questa gente che vuole lavorare in pronto soccorso per cui anche con titoli scarsi o nulli in posti piccoli (dove appunto non ci sono tante domande da parte di specialisti o di persone con maggiore esperienza) possono prendere anche neolaureati. Almeno così mi dicono!
Carla: una professione sanitaria non è che non passi tanto tempo in ospedale o non abbia turni o altro. Secondo me alla fine il lavoro è lo stesso, non vedo a parte il "titolo" cosa cambi nel lavoro tra un medico o un infermiere in termini di ore e impegno.
I tirocini degli ultimi anni, come quelli dei primi, sono poche mattinate in cui si fa poco o nulla. Lo studio privato dipende da che medico vuoi essere... puoi aprirlo anche col corso di 3 anni in medicina generale, o dopo 10 anni se vuoi fare il cardiologo esperto che sa rispondere a tutto.
Vediamo se qualcun altro ti risponde. Ciao!
Simone
Io non ti conosco di persona ma forse attraverso le tue parole in questo blog un po' di cose di te le ho imparate.
Sono rimasta tra i pochi lettori che non sanno una cippa di medicina: forse ti parrà strano ma ti ho seguito costantemente in questi anni e ho sofferto in qualche modo con te questo traguardo che si avvicina. Ora vedo anche io la luce in fondo al tunnel! L'appuntamento con i tuoi progressi (più nei tuoi racconti di vita in reparto che la spunta degli esami dati) mi fa sentire come nel film "La vita degli altri" :-P
Io credo di capire - e spero di non sbagliare - perché ha un po' di paura e preoccupazioni. Non sei più un pischello e non è la tua prima laurea: come hai scritto tu, è trovare poi l'ambito GIUSTO del lavoro. Se non avessi già conseguito una laurea che non ti dava soddisfazioni forse il problema non te lo saresti posto in modo così profondo. Prima di ipotizzare che tutto possa andare storto devi almeno trovarti nella situazione! :-P
Anche la paura di annoiarti è immotivata: i primi giorni magari ti verrà da fare mille mila cose al giorno, tutte quelle piccole cose che studiando non potevi fare (che ne so, cinema, cazzeggio, commissioni varie) ma poi pian piano ritroverai dei ritmi più umani. Tanto, non sarai mai un fannullone! :-)
Hai scelto un professione che a differenza delle regole fisico/matematiche di ingegneria, non è una scienza esatta: è e sarà sempre fallibile e non per poca bravura ma per le migliaia di casistiche. Capisco bene il tuo non sentirti all'altezza di lavorare "subito" da solo, ma proprio per questa tua umiltà e voglia di imparare credo e spero diventerai un buon medico (e io ti smeriglierò i maroni da Milano!).
Insomma, caccia via sta preoccupazione che già la consapevolezza della giusta scelta e la soddisfazione di questa cosa è enorme. Eh!
Ah, sei stato nominato! (da me!)
Grazie Dama! Sei gentilissima, e tutte le cose che dici sono davvero giuste. Ogni tanto torna a trovarmi qualche lettore dei vecchi blog, ma in effetti siete pochissimi e sapere che qualcuno ti segue e fa il tifo per te da così tanto tempo è davvero bello. :)
Grazie anche per la "nomination". Non so se c'è la farò a partecipare, queste cose mi mettono un po' in crisi... ma ci proverò :)
Simone
Ma io voglio sapere quanta cacca fai e quando! ihihihih
:-P
Ecco... questo sì che è preoccupante!
le tue preoccupazioni sono le stesse di tutti gli studenti di medicina prossimi alla laurea (tranne ovviamente quelli col posto sicuro in specializzazione e il successivo impiego nello studio medico del paparino); purtroppo, vista la situazione attuale, per quanto concerne prospettive lavorative e borse di specializzazione, bisogna entrare nell'ordine di idee che potremmo non riuscire a fare proprio quello che vogliamo e che potremmo doverci accontentare; in fin dei conti ci sono categorie che stanno molto peggio, quindi prendiamo un po' le cose come vengono; in bocca al lupo
Andrea
Andrea: dici benissimo! Crepi il lupo, grazie e in bocca al lupo anche a te!
Simone
ciao simone,
non ti attizza l'idea di una specializzazione in radiologia e diagnostica per immagini? in fondo è comunque attinente con l'argomento della tua tesi, non è una specializzazione tra le più ambite e negli ultimi anni la figura del diagnosta per immagini sta avendo sempre più importanza, specie in ambito urgenza-emergenza-pronto soccorso. un mio collega è al 3^ anno di specializzazione ed è entusiasta...poi ovviamente è questione di gusti...(io sono a malattie infettive e per me non cè nulla di meglio =) !!
Peró pensaci prima di rinunciare...uno con la tua testa la specializzazione DEVE farla..! A presto
Riccardo
Ciao Simone,
credo che quello che senti sia normale, sarebbe strano il contrario. Credo che la tua preoccupazione si smorzerà quando inizierai a lavorare, quando il lavoro diventerà la tua quotidianità e la tua routine. Ma qualsiasi cosa tu faccia non credo che ti abbandoneranno e ti lasceranno solo appena assunto: qualunque sia la posizione, immagino che un periodo di affiancamento ci sia sempre. Tanto più nel campo medico. Ti faccio tantissimi complimenti, soprattutto per la tua determinazione.
Nicoletta
Riccardo: io guardo sempre le immagini dei pazienti in pronto soccorso. Generalmente vediamo TC cerebrali e RX del torace, mentre altre cose capitano più spesso nella sezione chirurgica che frequento meno.
Questo per dire che mi piace la radiologia, come l'ecografia, ma che posso farla anche in pronto soccorso e facendo altro senza specializzarmi e fare SOLO quello... che al contrario mi annoierebbe.
Comunque ti ringrazio, e ci pensero! :)
Nicoletta: io ho un po' paura che invece o non mi prenderanno perché non specializzato/ando oppure mi butteranno da solo in prima linea.... purtroppo non guardano tanto a capacità o esperienza quanto ai titoli.
Serve uno specialista? Metti uno specialista qualunque. Non serve uno specialista? Allora va bene anche un neolaureato.
Comunque forse posso sperare di trovare di meglio... cioè non è necessariamente così in tutti i posti, e l'unica è cercare e girare molto.
Grazie davvero per i complimenti! :)
Simone
ieri sera mi ha molto colpito questa intervista al famoso chirurgo Cristiano Huscher. So che è assolutamente fuori luogo qui (ma non sapevo dove altro inserire questo spunto).. ma metto il link qui per vedere se i frequentatori di questo blog (che sono così in gamba) si sentono di scrivere riflessioni che possono aiutare una persona comune a capire come può succedere che un chirurgo a detta di alcuni bravissimo a detta di altri sia un malfattore: http://www.youtube.com/watch?v=MuhsIOcPQZY
Un video che in effetti colpisce molto... fa parte della professione medica anche questo aspetto, purtroppo.
Simone
Guarda è impossibile dare un giudizio su certe cose. Il bello e il brutto di internet è che arrivano notizie in quantità astronomiche tutte veramente false e contemporaneamente tutte falsamente vere.
Matteo
Scusami, è un commento fuori tema, ma sei stato nominato sul mio blog (non mi odiare, eh?). ^_^
PS.
Complimenti per la laurea. Comprendo i timori, il campo della medicina è forse il più ostico in assoluto, e le responsabilità sono incredibili. Però... Diamine, è una disciplina che salva le vite, aiuta le persone a stare meglio, è una cosa davvero importante.
Ti stimo moltissimo! :D
Ciao Glauco, quanto tempo!!! :)
Queste cose delle nomination non so se ce la faccio, e poi se rispondo alla tua rischio che Dama mi picchia perché alla sua non ho partecipato! :)
Simone
Ciao Glauco, quanto tempo!!! :)
Queste cose delle nomination non so se ce la faccio, e poi se rispondo alla tua rischio che Dama mi picchia perché alla sua non ho partecipato! :)
Simone
Conoscevo una persona che all'età di 50 anni ha cominciato medicina; anche lui ingegnere, ha svolto questa professione per qualche anno per poi aprire una palestra. So che si è laureato (con un anno di ritardo) e che adesso è in specializzazione (medicina dello sport).
Secondo me dovresti continuare con la specializzazione; non ho idea quanto ci sia da studiare, però saresti pagato e non dovresti preoccuparti di trovarti in situazioni verso le quali pensi ti troverai in difficoltà perché faresti le cose progressivamente.
Comunque in bocca al lupo qualunque decisione prenderai!
Francesco
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